Vaticano

Nuove regole per gli appalti pubblici e le spese straordinarie dei dicasteri vaticani

Il Motu Proprio, approvato il 16 gennaio, mira a definire meglio la gestione delle spese da parte degli organismi vaticani e a migliorare la trasparenza negli appalti della Santa Sede.

Antonino Piccione-16 gennaio 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
città vaticana stato

Papa Francesco ha pubblicato il 16 gennaio 2023 due lettere apostoliche in forma di Motu Proprio riguardanti l'amministrazione e la gestione finanziaria della Santa Sede. 

Il prima di questi documenti modifica e integra il Motu Proprio "...".Sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di appalto pubblico da parte della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano", pubblicato il 19 maggio 2020, e quelli su "Standard" e "Protezione giurisdizionale". 

Il secondo di questi documenti definisce il limiti e modalità dell'amministrazione ordinaria.
L'obiettivo di entrambi i Motu Proprio è la promozione di una "concorrenza effettiva tra gli offerenti, in particolare attraverso misure volte a contrastare gli accordi di concorrenza illegali e la corruzione". 

A questo proposito, particolare attenzione è rivolta ai contratti stipulati dal Governo dello Stato Le autorità della Città del Vaticano non sono state responsabili solo dell'acquisto di beni per la rivendita, ma anche degli acquisti di beni e servizi da parte delle Rappresentanze Pontificie e delle convenzioni stipulate dalla Cassa Sanitaria "con medici e strutture di ricovero, assistenza e cura" in relazione ai servizi sanitari forniti ai suoi membri. 

Supervisione diretta del Papa

Sono soggetti all'intervento del Pontefice anche "i contratti per l'acquisto da parte degli Enti di strumenti finanziari o di servizi di intermediazione finanziaria rientranti nell'ambito delle operazioni regolate dalla Politica degli Investimenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano"; l'acquisizione di beni da donare agli indigenti, nei limiti e secondo le procedure stabilite dalla Segreteria per l'Economia gli acquisti di beni e servizi, indicati con provvedimento, secondo le rispettive competenze, della Segreteria per l'Economia e del Cardinale Presidente del Governatorato, che, secondo gli usi commerciali, sono regolati in contanti o con mezzi di pagamento elettronici e per i quali, il fornitore è indifferente e la concorrenza tra più fornitori sul prezzo o sulle caratteristiche dei beni è di fatto impossibile, a condizione che non siano oggetto di una convenzione o di un accordo quadro stipulato dall'Apsa o dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano sugli acquisti caratteristici delle strutture sanitarie, stabilito da una disposizione della Segreteria per l'Economia; l'affidamento di contratti a società commerciali sulle quali l'Ente esercita un controllo analogo a quello esercitato sulle proprie controllate interne, regolato da specifiche procedure approvate dalla Segreteria per l'Economia".

Aziende senza violazioni o maltrattamenti dei lavoratori

Per chiarire il corretto funzionamento della gestione, Papa Francesco ha chiarito che le gare d'appalto escluderanno tutte le aziende che hanno commesso gravi infrazioni in termini di pagamento di tasse e imposte, se violano la salute dei lavoratori, se risiedono in Paesi con regimi fiscali privilegiati e se sono soggette a procedure di liquidazione. Non sono ammessi conflitti di interesse di qualsiasi tipo, false dichiarazioni e comportamenti non rispettosi dell'ambiente.

Sono vietati anche gli imprenditori "residenti in giurisdizioni ad alto rischio di riciclaggio, finanziamento del terrorismo e/o proliferazione di armi di distruzione di massa, individuate dall'Autorità di Informazione e Vigilanza Finanziaria nel corso della loro attività istituzionale". 

I due nuovi Motu Proprio sono stati redatti sulla base del testo della Costituzione. Praedicate Evangelium.

Viene posto un limite all'autonomia di spesa dei vari dicasteri, tutti sottoposti al controllo della Segreteria per l'Economia: "In considerazione di ciò, si stabilisce che l'approvazione deve essere richiesta quando l'atto supera il 2% della cifra risultante dalla media calcolata sul totale dei costi dell'Ente richiedente, come risulta dai bilanci consuntivi approvati degli ultimi tre anni. In ogni caso, l'approvazione non è richiesta per atti il cui valore sia inferiore a 150.000,00 euro", si legge in uno dei due Motu Proprio.

Eventuali reclami contro le misure devono essere presentati al Segretariato per gli Affari Economici entro quindici giorni dalla notifica. È fatto salvo il diritto di ricorrere alla Corte Suprema di Giustizia. Segnatura Apostolica

L'autoreAntonino Piccione

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