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Nuovo Statuto e Regolamento per il Capitolo di Santa Maria Maggiore

Papa Francesco ha approvato un nuovo statuto e regolamento per il Capitolo di Santa Maria Maggiore. Con questo provvedimento, il Pontefice intende consentire ai canonici di dedicarsi pienamente all'accompagnamento spirituale e pastorale dei fedeli.

Giovanni Tridente-30 marzo 2024-Tempo di lettura: 3 minuti

Basilica di Santa Maria Maggiore, Roma ©CC

Con un Chirografo datato 19 marzo 2024, Papa Francesco ha approvato il nuovo Statuto e Regolamento per il Capitolo della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma. Il provvedimento mira a liberare i Canonici da incombenze economiche e amministrative, permettendo loro di dedicarsi pienamente all'accompagnamento spirituale e pastorale dei fedeli.

Il Pontefice ha conferito a Mons. Rolandas Makrickas, Arciprete Coadiutore della Basilica, l'autorità necessaria per l'applicazione della nuova normativa e il governo del Capitolo, mantenendo temporaneamente anche la rappresentanza legale e i poteri amministrativi.

Del resto, dal 15 dicembre 2021 al Vescovo Makrickas era stato affidato il compito di Commissario Straordinario del Capitolo, inclusa la gestione economica-finanziaria. I frutti di quel commissariamento sono ora confluiti in questa decisione finale di Papa Francesco.

In un Rescritto separato, il Papa ha anche stabilito che i Canonici e Coadiutori del Capitolo che hanno raggiunto o raggiungeranno gli 80 anni assumeranno lo status di “onorari”, conservando alcuni benefici come l’alloggio, le vesti e l’assegno capitolare. Potranno continuare il servizio liturgico-pastorale volontario e avere accesso al Cimitero dei Canonici. La stessa disposizione vale per coloro che da tempo non partecipano alle celebrazioni e sessioni capitolari, indipendentemente dall’età.

Questo provvedimento segna una svolta nella vita del prestigioso Capitolo di Santa Maria Maggiore, custode di importanti reliquie – tra cui la secolare effige della Salus Populi Romani, a cui Papa Francesco è molto devoto –, ai principi della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium.

Il nuovo Statuto

Il documento riguardante lo Statuto del Capitolo e dei Canonici della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore approvato dal Pontefice definisce la struttura e le funzioni del Capitolo e dei Canonici, sottolineando, come si diceva, l'importanza delle attività liturgiche e pastorali.

Tratta vari aspetti come la composizione del Capitolo, i ruoli del Cardinale Arciprete e dei Canonici, le nomine da parte del Romano Pontefice, le ferie e gli esercizi spirituali, la celebrazione della Messa e l'attività pastorale. Inoltre, vengono specificate le disposizioni riguardanti la cessazione dall'Ufficio dei Canonici, la celebrazione di Messe esequiali per i Canonici defunti, la gestione dei beni mobili ed immobili del Capitolo, la nomina e i compiti del Collegio dei Revisori dei Conti, nonché le disposizioni finali riguardanti l'interpretazione del presente Statuto e il foro competente per le questioni contrattuali ed economiche.

Vengono infine abrogate tutte le Norme statutarie, regolamentari e consuetudinarie fino ad ora in vigore.

Il Regolamento

Per quanto riguarda invece il Regolamento, sono presenti dettagli sulle norme e le procedure che regolano il ruolo dei Canonici all'interno della Basilica. Tra le disposizioni, si trovano informazioni riguardanti l'assegnazione degli alloggi, le responsabilità finanziarie, le sessioni capitolari, i doveri spirituali e liturgici, nonché le modalità di rinuncia all'Ufficio di Canonico.

Le norme stabiliscono inoltre le regole per la partecipazione alle funzioni liturgiche, le modalità di voto durante le sessioni capitolari e le responsabilità degli Officiali e del Segretario. È prevista la possibilità di revocare l'alloggio in caso di morosità e di affrontare situazioni di dissonanza della condotta dei Canonici.

Un po' di storia

Il Capitolo della Basilica di Santa Maria Maggiore si presenta come un Collegio Sacerdotale sotto la guida di un Cardinale Arciprete, noto anche come Capitolo liberiano.

La sua esistenza è attestata, per la prima volta, nel secolo XII e i primi codici del Capitolo risalgono al secolo XIII datati 1262, 1266 e 1271. Documenti del XIV secolo già attestano gli iniziali sforzi per dare delle regole fisse di funzionamento del Capitolo, approvate dai Pontefici dell’epoca.

L'autoreGiovanni Tridente

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