Mondo

Una maratona di preghiera per la fine della pandemia

Trenta santuari in tutto il mondo si stanno unendo a Papa Francesco in una maratona di preghiera per chiedere la fine della pandemia.

David Fernández Alonso-29 aprile 2021-Tempo di lettura: 3 minuti
maratona oratoria

Durante il mese di maggio, su richiesta di Papa Francesco, sarà dedicata una "maratona" di preghiera per invocare la fine della pandemia, che sta devastando il mondo da più di un anno, e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. Lo riferisce il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, un'iniziativa che unirà i santuari del mondo nella preghiera per invocare la fine della pandemia.

Di tutta la Chiesa...

"Papa Francesco ha voluto coinvolgere in questa iniziativa tutti i Santuari del mondo, affinché diventino strumenti della preghiera di tutta la Chiesa. L'iniziativa si svolge alla luce dell'espressione biblica: 'La preghiera saliva incessantemente a Dio da tutta la Chiesa' (At 12,5)", si legge nel comunicato del Pontificio Consiglio. 

Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a cui il Papa ha affidato l'organizzazione dell'evento, oltre a fornire le risorse liturgiche per questa iniziativa (il lettore di Omnes può scaricarle dal sito del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione). qui), ha annunciato oggi i trenta santuari rappresentativi del mondo scelti per guidare la preghiera mariana in un giorno del mese.

Santuari

Si tratta dei Santuari di Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra; di Gesù Salvatore e Maria Madre in Nigeria; di Nostra Signora di Częstochowa in Polonia; della Basilica dell'Annunciazione a Nazareth; di Nostra Signora del Rosario in Corea del Sud; di Nostra Signora di Aparecida in Brasile; di Nostra Signora della Pace e del Buon Viaggio nelle Filippine; Nostra Signora di Luján in Argentina; Santa Casa di Loreto in Italia; Nostra Signora di Knock in Irlanda; Nostra Signora dei Poveri in Belgio; Nostra Signora d'Africa in Algeria; Nostra Signora del Rosario di Fatima in Portogallo; Nostra Signora della Salute in India; Nostra Signora Regina della Pace in Bosnia; Cattedrale di Santa Maria in Australia; Immacolata Concezione negli Stati Uniti.S.A.; Nostra Signora di Lourdes in Francia; Vergine Maria in Turchia; Nostra Signora della Carità di El Cobre a Cuba; Nostra Signora di Nagasaki in Giappone; Nostra Signora di Montserrat in Spagna; Nostra Signora di Cap in Canada; Nostra Signora di Ta'Pinu a Malta; Nostra Signora di Guadalupe in Messico; Madre di Dio in Ucraina; Madonna Nera di Altötting in Germania; Nostra Signora del Libano in Libano; Nostra Signora del Santo Rosario di Pompei in Italia.

La preghiera in ciascuno di questi Santuari sarà trasmessa sui canali ufficiali della Santa Sede alle 18:00 ora di Roma. Inoltre, "ogni Santuario del mondo è invitato a pregare nella forma e nella lingua in cui si esprime la tradizione locale, per invocare la ripresa della vita sociale, del lavoro e delle tante attività umane che sono state sospese durante la pandemia". Questa convocazione comune vuole essere una preghiera continua, distribuita nei meridiani del mondo, che tutta la Chiesa eleva incessantemente al Padre per intercessione della Vergine Maria.

Con la partecipazione del popolo

Per questo, i Santuari "sono chiamati a promuovere e sollecitare il più possibile la partecipazione della gente, affinché, grazie alle tecnologie della comunicazione, tutti possano dedicare un momento alla preghiera quotidiana, in auto, per strada, con lo smartphone, per la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative".

Il Santo Padre aprirà e chiuderà la preghiera, insieme ai fedeli di tutto il mondo, da due luoghi significativi del Vaticano. Il 1° maggio Papa Francesco pregherà davanti alla Madonna del Soccorso, un'icona venerata già nel VII secolo, raffigurata in un affresco sopra l'altare di San Leone nel transetto sud della Basilica Vaticana originaria, e poi collocata, dove si trova ancora oggi, all'interno della nuova Basilica di San Pietro, costruita da Papa Gregorio XIII nel 1578, nella Cappella Gregoriana, dove sono conservate le reliquie di San Gregorio Nazianzeno, Dottore e Padre della Chiesa.

Un regalo del Papa

Il Santo Padre benedirà i rosari appositamente realizzati per l'occasione, che saranno poi inviati ai trenta santuari direttamente coinvolti. Alcune famiglie delle parrocchie di Roma e del Lazio si alterneranno nella preghiera e nella lettura, insieme a giovani rappresentanti dei Movimenti di Nuova Evangelizzazione. Il 31 maggio, invece, Papa Francesco concluderà la preghiera da un luogo significativo dei Giardini Vaticani, sul quale verranno date maggiori informazioni in seguito.

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