Vaticano

Domenica del Buon Pastore: "Gesù difende, conosce e ama ogni pecora".

Durante la preghiera del Regina Coeli, Papa Francesco ha riflettuto sulla figura del Buon Pastore, sottolineando che "per tutti e per ciascuno Gesù ha dato la vita".

David Fernández Alonso-26 aprile 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
il papa prega il Regina Coeli

Foto: ©2021 Catholic News Service / Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

Nella Domenica del Buon Pastore, Papa Francesco, dopo aver celebrato l'ordinazione sacerdotale di nove sacerdoti, ha recitato il Regina Coeli dalla finestra del Palazzo Apostolico.

"In questa quarta domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore", ha esordito Francesco, "il Vangelo (Gv 10,11-18) presenta Gesù come il vero pastore, che difende, conosce e ama le sue pecore. Egli si contrappone al "mercenario", che non si cura delle pecore, perché non sono sue. Fa questo lavoro solo per la paga e non si preoccupa di difenderli: quando arriva il lupo, fugge e li abbandona (cfr. vv. 12-13). Gesù, invece, vero pastore, ci difende e ci salva in molte situazioni difficili e pericolose, attraverso la luce della sua parola e la forza della sua presenza, che sperimentiamo soprattutto nei Sacramenti".

"Il secondo aspetto - ha proseguito il Santo Padre - è che Gesù, il buon pastore, conosce le sue pecore e le pecore conoscono lui (v. 14). Quanto è bello e consolante sapere che Gesù conosce ciascuno di noi, che non siamo anonimi per lui, che il nostro nome gli è noto! Per Lui non siamo una "massa", non siamo una "folla". Siamo persone uniche, ognuna con la propria storia, ognuna con il proprio valore, sia come creatura che come persona redenta da Cristo. Ognuno di noi può dire: Gesù mi conosce! È vero, è così: Egli ci conosce come nessun altro. Solo Lui sa cosa c'è nel nostro cuore, le nostre intenzioni, i nostri sentimenti più intimi. Gesù conosce le nostre forze e le nostre debolezze, ed è sempre pronto a prendersi cura di noi, a guarire le ferite dei nostri errori con l'abbondanza della sua grazia. In lui si realizza pienamente l'immagine del pastore del popolo di Dio delineata dai profeti: si prende cura delle sue pecore, le raduna, fascia i feriti, guarisce i malati... (cfr. Ez 34,11-16)".

La figura del Buon Pastore è familiare a Francesco: "Gesù Buon Pastore difende, conosce e soprattutto ama le sue pecore. Per questo motivo dà la sua vita per loro (cfr. Gv 10,15). Il suo amore per le sue pecore, cioè per ciascuno di noi, lo porta a morire sulla croce, perché questa è la volontà del Padre, che nessuno perisca. L'amore di Cristo non è selettivo, abbraccia tutti. Ce lo ricorda lui stesso nel Vangelo di oggi, quando dice: "Ho altre pecore che non sono di questo ovile; devo condurre anche loro ed esse ascolteranno la mia voce; e ci sarà un solo gregge, un solo pastore" (Gv 10,16). Queste parole testimoniano la sua preoccupazione universale: Gesù vuole che tutti possano ricevere l'amore del Padre e avere la vita.

"La Chiesa è chiamata a svolgere questa missione universale di Cristo. Oltre a coloro che frequentano le nostre comunità, ci sono molte persone che lo fanno solo in casi particolari o mai. Ma questo non significa che non siano figli di Dio, che il Padre affida a Cristo Buon Pastore. Gesù ha dato la sua vita per ognuno di loro. E a ciascuno noi cristiani dobbiamo testimoniare il suo amore, con un atteggiamento umile e fraterno".

Il Papa ha concluso affermando che "Gesù difende, conosce e ama ciascuna delle sue pecore. La Beata Vergine Maria ci aiuti ad accogliere e a seguire per primi il Buon Pastore, per collaborare con gioia alla sua missione".

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