Vaticano

Il Papa istituisce una commissione per la ricerca dei martiri del XXI secolo

Papa Francesco ha emanato una lettera per istituire oggi, 5 luglio, la "Commissione dei nuovi martiri - Testimoni della fede", con lo scopo di ricercare e cercare i martiri del XXI secolo.

Loreto Rios-5 luglio 2023-Tempo di lettura: 3 minuti

Il martire Christophe Lebreton, ucciso insieme ad altri sei monaci dai jihadisti nel 1996, al lavoro nel suo monastero in Algeria ©CNS photo/courtesy Vatican Dicastery for Communication

La nuova commissione farà parte del Dicastero per le cause dei santi e, secondo il lettera di Papa Francesco, è stata costituita nell'ambito del Giubileo 2025.

L'obiettivo è che questa commissione rediga "un catalogo di tutti coloro che hanno versato il loro sangue per confessare Cristo e testimoniare il suo Vangelo", ha detto Papa Francesco nella dichiarazione.

Il Papa ha ricordato che "il martiri nella Chiesa sono testimoni della speranza che nasce dalla fede in Cristo e incita alla vera carità. La speranza mantiene viva la profonda convinzione che il bene è più forte del male, perché Dio, in Cristo, ha vinto il peccato e la morte".

La commissione sarà incaricata di cercare nuovi martiri, un compito già iniziato durante il Giubileo 2000. Il suo compito sarà quello di "individuare i testimoni della fede in questo primo quarto di secolo e di proseguirlo in futuro".

Più martiri oggi che nei primi secoli

Il Santo Padre ha sottolineato che i martiri sono più numerosi oggi che nei primi secoli del cristianesimo: "In effetti, i martiri hanno accompagnato la vita della Chiesa in ogni epoca e fioriscono come 'frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore' anche oggi. Come ho detto spesso, i martiri "sono più numerosi ai nostri giorni che nei primi secoli": sono vescovi, sacerdoti, consacrati, laici e famiglie, che nei vari Paesi del mondo, con il dono della loro vita, hanno offerto la prova suprema della carità (cfr. LG 42).

Come scrisse San Giovanni Paolo II nella sua Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente, occorre fare tutto il possibile affinché l'eredità della nube di "soldati sconosciuti della grande causa di Dio" (37) non vada perduta. Già il 7 maggio 2000 sono stati ricordati in una celebrazione ecumenica, che ha visto riuniti al Colosseo rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali di tutto il mondo per rievocare, insieme al Vescovo di Roma, la ricchezza di quello che ho poi chiamato "ecumenismo del sangue". Saremo uniti in una simile celebrazione anche in occasione del prossimo Giubileo".

Il Papa ha precisato che questa nuova commissione non implica un cambiamento nella definizione di martirio: "Lo scopo di questa iniziativa non è quello di stabilire nuovi criteri per la conferma canonica del martirio, ma di continuare il monitoraggio di coloro che, a tutt'oggi, continuano ad essere uccisi per il solo fatto di essere cristiani (...). Si tratta quindi di continuare il riconoscimento storico per raccogliere le testimonianze di vita, fino allo spargimento di sangue, di questi nostri fratelli e sorelle, affinché la loro memoria diventi un tesoro da custodire per la comunità cristiana".

"Ecumenismo del sangue

L'inchiesta non si limiterà ai martiri cattolici, ma riguarderà tutte le confessioni cristiane: "L'inchiesta non riguarderà solo la Chiesa cattolica, ma si estenderà a tutte le confessioni cristiane. Anche nel nostro tempo, in cui assistiamo a un cambiamento di epoca, i cristiani continuano a mostrare, in contesti di grande rischio, la vitalità del Battesimo che ci unisce. Infatti, sono molti coloro che, pur consapevoli dei pericoli che corrono, manifestano la loro fede o partecipano all'Eucaristia domenicale.

Altri muoiono nello sforzo di aiutare la vita dei poveri nella carità, di prendersi cura di coloro che vengono scartati dalla società, di custodire e promuovere il dono della pace e la forza del perdono. Altri ancora sono vittime silenziose, individuali o collettive, delle vicissitudini della storia. Abbiamo un grande debito con tutti loro e non possiamo dimenticarli. Il lavoro della Commissione permetterà di collocare, accanto ai martiri ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa, le testimonianze documentate - e sono tante - di questi nostri fratelli e sorelle, all'interno di un vasto panorama in cui risuona la voce unica del martirio dei cristiani".

Infine, il Papa ha sottolineato come questa ricerca sia un inno alla speranza nel nostro mondo: "In un mondo in cui il male sembra talvolta prevalere, sono certo che la realizzazione di questo catalogo, anche nel contesto dell'ormai prossimo Giubileo, aiuterà i credenti a leggere il nostro tempo alla luce della Pasqua, attingendo dallo scrigno di una così generosa fedeltà a Cristo le ragioni della vita e del bene".

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