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"Dio ci ama come amici", sottolinea domenica Papa Francesco.

Nel Regina Coeli di questa sesta domenica di Pasqua, Papa Francesco ha commentato il Vangelo di San Giovanni in cui Gesù comanda l'amore reciproco. Il Santo Padre ha detto che Dio "ci ama come amici", e gli amici vogliono sempre fare del bene e perdonare. Il Santo Padre si è unito ai suoi fratelli e sorelle ortodossi e alle Chiese cattoliche orientali, che oggi celebrano la Pasqua, pregando per la pace.  

Francisco Otamendi-5 maggio 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
Papa Francesco Regina

Papa Francesco bacia un bambino durante una recente udienza @OSV

Il Vangelo di Giovanni (15, 9-17), in cui Gesù predica il comandamento di amarsi l'un l'altro, "come io ho amato voi", è stato oggetto della riflessione di Papa Francesco sulla Regina coeli di questo 6a domenica di Pasqua.

"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che vi comando. Non vi chiamo più servi [...], ma amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi". È quanto si legge in un frammento di questo Vangelo, a cui il Papa ha fatto riferimento.

"Oggi il Vangelo ci dice che Gesù disse agli Apostoli: "Non vi chiamo più servi, ma amici"", ha esordito il Papa. "Che cosa significa questo? Nella Bibbia, i 'servi' di Dio sono persone speciali, a cui Dio affida missioni importanti, come Mosè, il re Davide, il profeta Elia, persino la Vergine Maria (cfr. Lc 1,38). Sono persone nelle cui mani Dio mette i suoi tesori".

I nostri amici, l'amicizia

"Ma tutto questo non basta, secondo Gesù, per dire chi siamo per Lui: occorre qualcosa di più, qualcosa di più grande, che va oltre i beni e i progetti stessi: occorre l'amicizia", ha proseguito. "Pensiamo per un momento al nostro amiciE ringraziamo il Signore! L'amicizia non è frutto di calcolo, né di costrizione: nasce spontaneamente quando riconosciamo qualcosa di noi stessi nell'altra persona. E se è vera, è così forte che non vacilla nemmeno di fronte al tradimento.

"Un amico ama in ogni occasione", dice il Libro dei Proverbi, "come ci mostra Gesù quando dice a Giuda, che lo tradisce con un bacio: 'Amico, sei qui per questo'". "Un vero amico non ti abbandona, anche quando sbagli: ti corregge, può rimproverarti, ma ti perdona e non ti abbandona".

"Siamo amici di Gesù

"E oggi Gesù, nel Vangelo, ci dice che per lui siamo proprio questo, amici: persone a lui care al di là di ogni merito e aspettativa, a cui tende la mano e offre il suo amore, la sua grazia, la sua Parola; con cui condivide ciò che ha di più caro, tutto ciò che ha udito dal Padre (cfr. Gv 15,15). Fino a farsi fragile per noi, fino a mettersi nelle nostre mani senza difese o pretese, perché ci ama, vuole il nostro bene e ci vuole rendere partecipi del suo. 

"Per lui siamo suoi amici, e lui ci ama come amici. Maria ci aiuti a crescere nell'amicizia con suo Figlio e a diffonderla intorno a noi", ha concluso il Pontefice.

Pasqua ortodossa e dialogo per la pace 

Dopo aver recitato il Regina Coeli dalla finestra del Palazzo Apostolico, e davanti a migliaia di romani e pellegrini riuniti in Piazza Pietro, il Papa si è unito alle gioiose celebrazioni pasquali dei nostri fratelli e sorelle ortodossi e delle Chiese cattoliche orientali.

Ha pregato anche per coloro che sono morti nelle alluvioni di Rio Grande do Sul (Brasile), e per le loro famiglie, in unione con tutta la Chiesa in Brasile. E ha pregato "per la pace" nelle guerre in "Ucraina martirizzata", e in Terra Santa, Israele e Palestina. "No alla guerra, sì al dialogo", ha ripetuto almeno due volte.

Ha inoltre salutato le parrocchie italiane dove i giovani ricevono il sacramento della Cresima, e ha accennato un saluto a Human Life International e all'Associazione Meter, impegnata nella lotta contro ogni forma di abuso sui minori.

L'autoreFrancisco Otamendi

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