Vaticano

Il Congresso eucaristico di Quito mira a promuovere la fratellanza

Il Congresso eucaristico internazionale che si terrà in Ecuador dall'8 al 15 settembre intende ricordare ai cattolici l'importanza dell'Eucaristia per vivere in fraternità.

Paloma López Campos-20 Maggio 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
Eucaristia

Adorazione eucaristica (Foto OSV News / Gregory A. Shemitz)

La Santa Sede ha tenuto una conferenza stampa per presentare il 53° Congresso Eucaristico che si terrà a Quito (Ecuador) dall'8 al 15 settembre 2024. Con il tema "Fraternità per salvare il mondo", i tre interventi della conferenza stampa si sono concentrati sull'Eucaristia come "cuore della Chiesa" ed espressione della sua universalità.

I tre relatori erano l'arcivescovo di Quito, monsignor Alfredo José Espinoza Mateus; il segretario generale del Congresso Eucaristico Internazionale 2024, Juan Carlos Garzón; e Corrado Maggioni, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

Missionari eucaristici

Nel suo discorso, l'arcivescovo di Quito ha espresso la speranza che il Congresso eucaristico di settembre sia "quella voce con accento latinoamericano per la Chiesa di tutto il mondo". Una voce che ha definito "speranzosa" e "profetica", proclamando "a tutti che la fraternità è l'unica via possibile per fare e costruire un mondo nuovo".

Monsignor Espinoza Mateus ha sottolineato che "ci sono molte ferite nel mondo" e questa è la missione del Congresso Eucaristico Nazionale, che mira a mostrare che "l'Eucaristia è un dono di Dio". Eucaristia ci porta a essere costruttori di fraternità".

L'arcivescovo ha concluso sottolineando che "il Congresso eucaristico ci renderà pienamente consapevoli di essere "missionari eucaristici della fraternità"". Infine, ha dato il benvenuto a tutti coloro che verranno a Quito a settembre.

La fraternità, base del Congresso Eucaristico

Juan Carlos Garzón, segretario generale del Congresso Eucaristico, ha collegato il tema di questo incontro con l'enciclica "Fratelli Tutti", perché "coincide con il significato ecclesiale dell'Eucaristia, fonte di comunione per coloro che la celebrano, con la sua missione di rendere visibile l'opera di guarigione di Cristo nelle ferite del mondo".

Padre Garzón ha analizzato il Documento di base del Congresso eucaristico, che nella sua introduzione parla di "un sogno di fraternità". Una fraternità, ha detto il Segretario generale, che deve nascere "dall'esperienza eucaristica" e tendere "ad essa come fine".

Le tre parti del Documento di base esplorano tre prospettive sul tema principale: la fraternità ferita, la fraternità realizzata in Cristo e la fraternità come guarigione del mondo.

Il Segretario generale ha indicato, sulla base del documento citato, che "l'Eucaristia è la guarigione del nostro amore" e grazie ad essa nasce un "noi" orientato "al servizio reciproco nel prossimo reale e visibile, cioè l'amore eucaristico trabocca per guarire le ferite del mondo".

Storia e attualità del Congresso Eucaristico

Nell'ultimo intervento della conferenza stampa, il presidente del Pontificio Comitato, Corrado Maggioni, ha evidenziato la storia dei Congressi internazionali, dal primo tenutosi a Lille nel 1881 fino ai giorni nostri. Ha osservato che i vari incontri in luoghi diversi come Québec, Manila, Buenos Aires, Nairobi o Seul, "hanno segnato 'eucaristicamente' il cammino della Chiesa in questi Paesi nei rispettivi continenti".

In questa occasione, ha detto Maggioni, il Congresso eucaristico di Quito è "un appello decisivo alla 'fraternità' vista come dono del Cielo e, allo stesso tempo, come impegno umano a convertire le relazioni inimitabili in legami fraterni, all'interno delle preoccupazioni del presente".

Il presidente del Pontificio Comitato ha dichiarato che "il Congresso Eucaristico è diventato un'occasione per esprimere la Chiesa dell'Eucaristia, alla luce del Concilio Vaticano II e della conseguente riforma liturgica". In questo modo, "si promuove il legame inscindibile tra la Messa e il culto eucaristico fuori dalla Messa, con attenzione all'esperienza vissuta".

L'Eucaristia al centro della missione della Chiesa

Per Corrado Maggioni, il fatto che il Congresso eucaristico sia internazionale permette di "ravvivare la consapevolezza che la presenza di Cristo tra noi e attraverso di noi è il cuore della Chiesa e della sua missione". L'incontro per celebrare Cristo sacramentato permette "di concentrarsi sull'unico lievito capace di lievitare veramente la storia umana e di trasformarla in nuova pasta per il Regno dei Cieli".

Maggioni ha concluso il suo intervento alla conferenza stampa affermando che "l'internazionalità del Congresso manifesta l'universalità del mistero eucaristico che plasma ogni battezzato, nel suo stato di vita, così come ogni famiglia cristiana, comunità religiosa, parrocchia e diocesi".

Logo del 53° Congresso Eucaristico Internazionale, che si terrà a Quito, Ecuador (Foto CNS / Cortesia Arcidiocesi di Quito)
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