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La Pastorale sociale Caritas aiuta 1,5 milioni di persone in Bolivia

Sebastián Ramos Mejía-16 giugno 2020-Tempo di lettura: 2 minuti
Volontari della Caritas.

La pandemia di coronavirus ha evidenziato come molti cristiani abbiano frainteso le parole del Signore nel Vangelo di Matteo: "Ogni volta che lo facevano a uno dei miei fratelli minori, lo facevano a me". (25, 40). Le iniziative di solidarietà si sono moltiplicate ovunque, soprattutto a favore dei più bisognosi. La Bolivia non ha fatto eccezione. 

Sono molte le parrocchie, i gruppi giovanili e le associazioni di vario genere che si sono attivate per aiutare i più vulnerabili. Un modo per conoscere queste iniziative è il sito web della Rete di Pastorale Sociale Caritas Bolivia (caritasbolivia.org), che opera nel Paese da 61 anni, servendo le popolazioni non protette, svantaggiate e persino disprezzate della società, come gli anziani, i migranti, le persone con disabilità e quelle private della libertà. Tutti loro sono oggi ad alto rischio di vulnerabilità. La Rete Pastorale Sociale Caritas ha finora fornito oltre 1,5 milioni di boliviani in aiuti umanitari sotto forma di cibo, forniture per l'igiene e la biosicurezza e alloggi.

Dall'inizio della quarantena in Bolivia, è stato fatto sempre più lavoro per i più svantaggiati. Di particolare rilevanza è la campagna #ALe speranze sono limitate. un'iniziativa congiunta della Pastorale Sociale Caritas Boliviana, dell'Università Cattolica, del Governo Municipale Autonomo di La Paz e delle catene di supermercati Ipermaxi e Ketal. È un appello alla solidarietà verso le persone che non hanno accesso al cibo.   

Attraverso vari canali, sono stati raccolti alimenti e risorse per aiutare i più vulnerabili. Quando una persona fa la spesa in uno di questi supermercati, può fare una donazione. Le donazioni possono essere effettuate anche tramite bonifico bancario.  

Grazie a questo sforzo, il 30 aprile sono state consegnate rispettivamente più di 8 tonnellate e 700 chili di generi alimentari e articoli per l'igiene a beneficio della popolazione più vulnerabile di La Paz e El Alto, tra cui carcerati, anziani, disabili e migranti, particolarmente colpiti durante la pandemia di Covid-19. La campagna continuerà.

Un altro modo per saperne di più sulle iniziative dei fedeli è visitare la pagina Chiesa vivente (iglesiaviva.net). Persone comuni, religiosi e volontari, accompagnati dai loro parroci, uniscono le forze e si impegnano ad aiutare i bisognosi 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. 

Voci Cattoliche Bolivia ha raccolto i link ai media del Paese, attraverso i quali la comunità cattolica accede alle notizie relative alla propria fede ed è accompagnata dalla Chiesa (iglesiaviva.net/2020/04/29/iglesia-digital-en-bolivia). 

L'autoreSebastián Ramos Mejía

Bolivia

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