La consapevolezza di essere un pellegrino porta il cristiano a non perdere la speranza.

4 luglio 2017-Tempo di lettura: < 1 minuto

Nella Lettera ai Romani, San Paolo ci esorta a vivere "gioiosi nella speranza, pazienti nella tribolazione e costanti nella preghiera", Papa Francesco, nelle sue catechesi del mercoledì, ci ha incoraggiato a crescere nella speranza. Ma quali sono gli ostacoli che lo rendono difficile? Come possiamo esercitare questa necessaria virtù teologica e superare lo scoraggiamento, la disperazione o l'inganno della presunzione?

-José Manuel Martín Quemada

La virtù della speranza riguarda in modo molto particolare la nostra condizione di creature e, soprattutto, il desiderio di Dio che Dio stesso ha posto nel cuore della persona. Pertanto, in un modo molto particolare, la speranza è la virtù della santità. È quella che struttura il nostro cammino verso Dio e quella che ci sostiene lungo il percorso, come descritto in Cristina figlia di Lavrans, la grande epopea della letteratura norvegese. In quest'opera, i protagonisti resistono nel bene nonostante i loro errori e peccati, ed emergono dal desiderio di Dio presente nel loro cammino. La stessa autrice Sigrid Undset si convertirà al cattolicesimo poco dopo aver terminato il romanzo, attratta da una "umanità" cristiana basata non su un vano moralismo, ma sulla possibilità di una maggiore comprensione dell'umano e del suo destino superiore...

L'autoreOmnes

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