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La sfida del cambiamento climatico: la Santa Sede nell’Accordo di Parigi

Sono entrati in vigore il 4 ottobre, solennità di San Francesco d’Assisi, gli strumenti di accessione della Santa Sede alla Convenzione-Quadro delle Nazione Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) del 1992 e all’Accordo di Parigi del 2015.

Giovanni Tridente·7 de octubre de 2022·Tiempo de lectura: 2 minutos
documental la carta

Testo originale del articolo in spagnolo qui

L’iniziativa era già stata annunciata a luglio, con il deposito degli stessi strumenti presso il Segretariato generale delle Nazioni Unite. In questo modo la Chiesa, e per essa lo Stato della Città del Vaticano, vuole essere in prima linea per sostenere moralmente gli sforzi degli Stati a cooperare in maniera adeguata ed efficace “alle sfide poste dal cambiamento climatico per la nostra umanità e per la nostra casa comune”, che ha poi ricadute in modo particolare sui più poveri e fragili.

Una sfida che riguarda tutti

Era stato Papa Francesco, nella sua Enciclica Laudato si’, risalente ormai a oltre sette anni fa, a rinnovare l’invito a tutti i popoli del pianeta a dialogare per in vista “di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti”.

A ottobre dell’anno scorso, proprio in un Messaggio alla COP-26 dell’UNFCCC, il Santo Padre aveva richiamato in questo ambito ad “una vera e propria conversione, individuale ma anche comunitaria”, auspicando la “transizione verso un modello di sviluppo più integrale e integrante, fondato sulla solidarietà e sulla responsabilità”.

Il film “La Carta”

In vista di questo importante evento dell’accessione all’Accordo di Parigi, in Vaticano è stato presentato un nuovo documentario intitolato “La Lettera” (La Carta), che racconta la storia dei viaggi a Roma di vari leader che sono in prima linea per portare avanti le tematiche della Laudato si’, provenienti dall’Amazzonia brasiliana, dal Senegal, dall’India e dagli Stati Uniti.

Tra questi ci sono Arouna Kandé, laureando in assistenza sociale, che nel suo villaggio natale sta esplorando dei modi per svilupparlo in modo sostenibile, includendo anche la costruzione di una clinica sanitaria locale. Cacique Dadá è alla guida di una task force regionale per migliorare la salute delle comunità indigene e ha sviluppato un programma di formazione per attivisti ambientali. 

Altra protagonista è Ridhima Pandey, che con la sua iniziativa offre istruzione e sostegno alle comunità più povere dell’India, mentre Greg Asner e Robin Martin hanno creato l’Hawaii MERC, un centro educativo alle Hawaii che unisce le conoscenze della scienza, delle comunità e dei partner indigeni per proteggere e ripristinare la biodiversità marina.

Il film è stato prodotto da Off the Fence, vincitori di Oscar, e include un dialogo esclusivo con Papa Francesco e immagini inediti del suo insediamento come Pontefice.

È presentato da Youtube Originals ed è la prima volta che un film con il Papa viene reso disponibile gratuitamente attraverso un servizio in streaming. Si può vedere qui:

Campagna globale

Nei prossimi mesi è prevista una campagna globale di proiezioni in varie parti del mondo, per fare pressione sui responsabili delle decisioni al vertice sul clima COP27 e al vertice sulla natura COP15 delle Nazioni Unite. 

«Guidati dalla bussola morale fornita da Papa Francesco, mi aspetto che tutti noi possiamo trovare rinnovate motivazioni e impegno nel proteggere la nostra casa comune e nell’avere compassione per tutti gli esseri viventi, compresi gli esseri umani», ha dichiarato il regista Nicolas Brown.

Hanno collaborato al progetto il Movimento Laudato si’, che raggruppa oltre 800 organizzazioni e 1000 volontari in tutto il mondo, il Dicastero per la Comunicazione e il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

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