Testo originale del articolo in spagnolo qui
Traduzione: Lino Bertuzzi
La tradizione della Via Crucis a Roma affonda le sue radici nel diciottesimo secolo, quando un gruppo di fedeli iniziò a radunarsi attorno al missionario francescano Leonardo da Porto Maurizio nel convento di San Bonaventura, sul Palatino, la domenica di primo mattino, per pregare la Via Crucis.
Questo sacerdote è stato uno dei grandi promotori della devozione alla Via Crucis, mosso dal fervore che questa pratica di pietà suscitava in coloro che la praticavano. A questo missionario francescano, infatti, è attribuita la creazione di oltre mezzo migliaio di Via Crucis, nella sola Italia. Leonardo da Porto chiese a papa Benedetto XIV il permesso di formare una confraternita e organizzare la Via Crucis nell’Anfiteatro Flavio per unire a queste preghiere una serie di meditazioni sulla Passione di Gesù. Il Papa accettò e incaricò la creazione dell’associazione al cardinale vicario Giovanni Antonio Guadagni. Nel frattempo, il Papa ordinò il restauro delle quattordici edicole che già si trovavano intorno all’arena.
L’autorizzazione fu concessa il 13 dicembre 1749 e, dopo pochi mesi, iniziarono i lavori per la costruzione delle quattordici stazioni della Via Crucis all’interno del Colosseo.
Il Colosseo era stato un luogo di venerazione sin dal V secolo, al cui interno era stata eretta nel XV secolo la Cappella della Pietà. Infatti, nei decenni precedenti, il Colosseo aveva ospitato rappresentazioni sacre, e papa Clemente X lo aveva consacrato alla memoria della Passione. Tuttavia, quando è arrivata la richiesta di Leonardo da Porto Maurizio, il monumento era da tempo in disuso e in condizioni abbastanza deplorevoli.
La nuova Arciconfraternita degli Amanti di Gesù e Maria sul Calvario fu eretta il 17 dicembre 1750 e dieci giorni dopo furono benedette le edicole e la croce del Colosseo. Da quel momento l’Arciconfraternita ha eseguito il rito della Via Crucis ogni venerdì e domenica, in vari anniversari e durante la Settimana Santa, percorrendo la Via Sacra fino all’Anfiteatro Flavio. Per circa 100 anni, la pratica della Via Crucis nel Colosseo ha avuto una grande partecipazione di fedeli.Tuttavia declinò quando la croce fu rimossa nel 1874 a causa del ritrovamento di edifici nella zona inferiore.
Nel 1926 la croce sarebbe poi tornata nel suolo del circo. La grande Croce dell’Arciconfraternita degli Amanti di Gesù e Maria del Calvario si trova nella chiesa di San Gregorio Magno dei Muratori dal 1937. Nel 1959 san Giovanni XXIII restaurò il rito della Via Crucis nel Colosseo, e poco dopo san Paolo VI avrebbe ripetuto questo pio esercizio. Da allora, i Papi successivi hanno pregato pubblicamente questa Via Crucis al tramonto del Venerdì Santo insieme a centinaia di fedeli che, ogni anno, ricordano e meditano la passione del Signore insieme alle antiche e moderne sofferenze dell’Umanità sulla sabbia del l’anfiteatro