Vaticano

Papa Francesco: "Dio ci chiama attraverso i nostri desideri più grandi".

Nella festa dell'Epifania del Signore, Papa Francesco ha recitato l'Angelus e ha tenuto una breve riflessione, come di consueto.

Paloma López Campos-6 gennaio 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
L'epifania del Papa

Il Papa durante la Messa della Solennità dell'Epifania del Signore (CNS Photo / Paul Haring)

Il 6 gennaio, solennità dell'Epifania, Papa Francesco ha incentrato la consueta riflessione dell'Angelus sui doni dei tre Magi: la chiamata, il discernimento e la sorpresa.

La chiamata

Per quanto riguarda il primo dei doni, la chiamata, il Papa dice che "i Magi non l'hanno intuito leggendo le Scritture o attraverso una visione di angeli, ma studiando le stelle. Questo ci dice una cosa importante: Dio ci chiama attraverso i nostri desideri e le nostre aspirazioni più grandi". Per rispondere a questa chiamata, dice Francesco, "i Magi si lasciarono stupire e scoraggiare". Quando hanno visto la stella, "si sono sentiti chiamati ad andare oltre". Questo è importante anche per noi: siamo chiamati a non accontentarci, a cercare il Signore uscendo dalla nostra zona di comfort, camminando verso di lui con gli altri, immergendoci nella realtà. Perché Dio chiama ogni giorno, qui e oggi, nel nostro mondo".

Discernimento

Il secondo dono dei tre Re è il discernimento. "Poiché sono alla ricerca di un re, si recano a Gerusalemme per parlare con il re Erode, che però è un uomo avido di potere e vuole usarli per eliminare il Messia bambino. Ma i Magi non si lasciano ingannare da Erode. Sanno distinguere tra la meta del loro viaggio e le tentazioni che incontrano lungo il cammino. Ricordando le catechesi che il Papa ha predicato sul discernimento a partire dall'agosto 2022, durante l'Angelus ha esclamato: "Quanto è importante saper distinguere la meta della vita dalle tentazioni del cammino! Saper rinunciare a ciò che seduce, ma porta fuori strada, per comprendere e scegliere le vie di Dio!".

La sorpresa

C'è un terzo dono che possiamo contemplare se riflettiamo sul passaggio dei Re Magi. Il Papa ci invita a guardare cosa succede quando i Magi arrivano al presepe che, "dopo un lungo viaggio, cosa trovano questi uomini di alto livello sociale? Un bambino con la sua mamma". Si potrebbe pensare a una delusione perché "non vedono gli angeli come i pastori, ma trovano Dio nella povertà". Forse si aspettavano un Messia potente e prodigioso, e trovano un bambino". Ma i Magi non si lasciano trascinare dalle loro aspettative, "non pensano di aver sbagliato, sanno riconoscerlo". Accettano la sorpresa di Dio e vivono l'incontro con lui con meraviglia, adorandolo: nella loro piccolezza riconoscono il volto di Dio". Il Santo Padre ci assicura che "è così che si trova il Signore: nell'umiltà, nel silenzio, nell'adorazione, nei piccoli e nei poveri".

I tre doni nella vita del cristiano

Francesco conclude invitando tutti i cristiani a cercare e custodire nella propria vita i tre doni del passaggio dei tre Magi. "Tutti siamo chiamati da Gesù, tutti possiamo percepire la sua presenza, tutti possiamo sperimentare le sue sorprese. Oggi sarebbe bene ricordare questi doni, che abbiamo già ricevuto: ricordare quando abbiamo sentito una chiamata di Dio nella nostra vita; o quando, magari dopo molti sforzi, siamo riusciti a discernere la sua voce; o ancora, in una sorpresa indimenticabile che ci ha fatto, stupendoci. La Madonna ci aiuti a ricordare e a custodire i doni che abbiamo ricevuto.

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