La Chiesa sta diventando più giovane

Il 14 giugno è stata resa pubblica la Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede. Iuvenescit Ecclesia ("La Chiesa ringiovanisce"), sul rapporto tra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa.

3 settembre 2016-Tempo di lettura: 2 minuti

È datata 15 maggio, solennità di Pentecoste, e ha l'approvazione espressa del Sommo Pontefice Francesco, in un'udienza concessa al Prefetto della Congregazione il 14 marzo di quest'anno. È quindi un documento che partecipa al magistero ordinario del successore di Pietro.

In questo caso, c'è anche una circostanza che aumenta l'interesse della Lettera: è il primo documento della Congregazione per la Dottrina della Fede approvato da Francesco nel suo pontificato. L'obiettivo del testo è "Ricorda, alla luce della relazione tra i doni e lecarismatico e carismatico, gli elementi teologici ed ecclesiologici la cui comprensione può essere favore a partecipazione fecondo e l'integrazione ordinata delle nuove aggregazioni nella Comunità.nione e alla missione della Chiesa".. Dopo aver passato in rassegna gli elementi fondamentali della dottrina sui carismi nella Scrittura e nel Magistero, offre elementi di identità dei doni gerarchici e carismatici e fornisce alcuni criteri per il discernimento dei nuovi gruppi ecclesiali. Anche se l'attenzione è rivolta a questi nuovi gruppi, i fondamenti dottrinali ricordati nella Lettera sono di enorme importanza per una corretta comprensione del rapporto tra ministero apostolico e vita consacrata.

Di fronte a coloro che hanno erroneamente precostituito il rapporto nella Chiesa tra la dimensione istituzionale e quella carismatica in termini di contrasto o opposizione, il Magistero da San Giovanni Paolo II in poi ha insistito sul fatto che entrambe le dimensioni sono ugualmente essenziali (coessenziali) per la costituzione divina della Chiesa fondata da Gesù. La coessenzialità non va intesa come una pista con due binari paralleli, ma come un unico solco in cui larghezza e profondità - pur distinguibili - sono inseparabili, perché, come ha affermato Benedetto XVI, le due dimensioni sono ugualmente essenziali (coessenziali) per la costituzione divina della Chiesa fondata da Gesù, "in il Anche le istituzioni essenziali della Chiesa sono carismatiche e i carismi devono essere istituzionalizzati in un modo o nell'altro per avere coerenza e continuità"..

L'ultimo documento della Congregazione per la Dottrina della Fede appare quindi, nel tempo e nei contenuti, come la porta d'accesso a una lettura coerente di alcuni dei recenti interventi del Papa. La lettera apostolica Il merci temporaneosu alcune competenze in materia economica e finanziaria, fornisce nuove linee guida per una maggiore trasparenza nell'amministrazione del patrimonio della Santa Sede. La Costituzione Apostolica Vultum Dei quaerereLa lettera del Papa sulla vita contemplativa femminile, pur volendo esprimere apprezzamento, lode e ringraziamento per la vita consacrata e la vita contemplativa monastica, offre disposizioni su dodici temi da inserire nelle Costituzioni o Regole di ciascuno degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica: formazione, preghiera, Parola di Dio, Eucaristia e Riconciliazione, vita fraterna in comunità, autonomia, federazioni, clausura, lavoro, silenzio, mezzi di comunicazione e ascesi. Il 4 agosto, definito da Francesco il giorno di "un gesuita tra i frati", il Papa si è rivolto in mattinata ai domenicani nell'incontro con il Capitolo generale dell'Ordine dei Frati Predicatori e nel pomeriggio ai francescani nella visita alla Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, in occasione dell'VIII Centenario del "Perdono di Assisi". Dopo la pausa di luglio, le catechesi nelle udienze del mercoledì sono state nuovamente incentrate sull'Anno della Misericordia.

La Chiesa ha mostrato ancora una volta il suo volto ringiovanito in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, concepita da Francesco come una "segnale profetico per Polonia, per Europa e per il mondo".Un segno di speranza chiamato fraternità, di cui il nostro mondo devastato dalla guerra ha tanto bisogno oggi.

L'autoreRamiro Pellitero

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Santiago de Compostela. Professore di Ecclesiologia e Teologia pastorale presso il Dipartimento di Teologia sistematica dell'Università di Navarra.

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