Vaticano

Papa Francesco alle Università Pontificie Romane: impegnatevi a "fare coro!".

Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza i Rettori, i professori, gli studenti e i dipendenti delle 22 Pontificie Università e Istituzioni Romane appartenenti alla Conferenza dei Rettori, accompagnati dal Presidente Luis Navarro, Rettore della Pontificia Università della Santa Croce.

Giovanni Tridente-25 febbraio 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
università del papa

Foto: Il Papa con i rettori delle Università Pontificie Romane ©Vatican Media

Impegnatevi a "fare coro"! È quanto ha detto questa mattina Papa Francesco, ricevendo in Udienza nell'Aula Paolo VI migliaia di studenti, professori, dipendenti e Rettori delle Università Pontificie Romane e delle Istituzioni appartenenti alla Pontificia Università di Roma. Conferenza dei rettori CRUIPRO.

Un "sistema pluriforme di studi ecclesiastici", lo ha definito il Santo Padre, che da secoli accompagna la Chiesa nella sua missione evangelizzatrice, cercando di intercettare e discernere i segni dei tempi e le diverse tradizioni culturali.

Concordanza e consonanza

La preoccupazione principale del Pontefice è stata quella di ribadire - in queste accademie di studi superiori - l'importanza dell'accordo e della consonanza "tra voci e strumenti diversi", in linea anche con le parole di San Giovanni Paolo II. John Henry Newman sull'ambiente universitario: un luogo "dove le conoscenze e le prospettive si esprimono in armonia, completandosi, correggendosi ed equilibrandosi a vicenda", ha detto il Papa.

Coltivare l'intelligenza delle mani

Un'armonia che si può raggiungere imparando a coltivare, ad esempio, l'"intelligenza delle mani", la più sensoriale, da cui partono pensiero e conoscenza, fino a maturare reciprocamente. Non a caso, con le mani - riflette Francesco - si "afferra" e - giocando con concetti simili che si prestano alla lingua italiana e ad altre lingue neolatine - si stimola la mente a "capire", "imparare", persino a lasciarsi "sorprendere".

Per fare questo, però, abbiamo bisogno di mani che non siano né avare - "chiuse" - né "sprecone di tempo, di salute e di talenti" - "che perdono" - o addirittura che si rifiutino di "dare la pace, di salutare e di stringere altre mani". Tutti atteggiamenti lontani dalla possibilità di imparare e di sorprendersi, tanto più se quelle stesse mani "hanno il dito impietosamente puntato" contro chi sbaglia o addirittura "non sanno unirsi" per riservare momenti di preghiera.

Armonia in noi stessi

"Mani", piuttosto, che devono imitare quelle di Cristo, diventare "eucaristiche", ha aggiunto Papa Francesco, perché così sapranno fare "armonia in noi stessi", amalgamandosi con le altre due "intelligenze che vibrano nell'anima umana", quella della mente e quella del cuore.

Questa armonia va ricercata anche all'interno delle singole comunità e tra le varie istituzioni che compongono i "Pontifici Romani", che il Papa ha invitato ad "aprirsi a sviluppi coraggiosi e, se necessario, anche inediti". Questo, naturalmente, partendo dalla ricchezza di una tradizione secolare e trovando sempre il modo di "favorire la trasmissione della gioia evangelica" nello studio, nell'insegnamento e nella ricerca, superando l'autoreferenzialità o lo spirito di conservazione.

Mai solisti senza coro

L'invito finale del Pontefice, riprendendo l'immagine del coro, è stato quello di "non essere mai solisti senza coro", ma di pensare e vivere l'università e la ricerca con "complementarietà costruttiva", rimanendo "docili all'azione viva dello Spirito", perché in fondo "la speranza è una realtà corale".

Spirito di unione

Luis NavarroPresidente di Cruipro e Rettore della Pontificia Università della Santa Croce, ha portato i saluti a nome delle 22 Università e Istituzioni Pontificie Romane e ha ribadito l'importanza dello spirito di unione con cui queste realtà accademiche ecclesiastiche stanno conducendo i loro passi, nel contesto della nuova fase della missione della Chiesa nella società odierna.

Rapporto 2022

In attesa del desiderio di "fare coro" espresso da Papa Francesco all'Udienza, nei giorni scorsi a Roma, è stato realizzato un "progetto".rapporto unificato delle Università e delle Istituzioni I Pontifici Consigli romani, da cui emerge un vero e proprio "laboratorio culturale", diversificato ma animato dallo stesso impegno evangelizzatore, che vuole misurarsi con le sfide e le esigenze di un effettivo cambiamento d'epoca - come spesso evoca Papa Francesco - che richiede anche lo sforzo di "una coraggiosa rivoluzione culturale" (Laudato si', 114).

Le Università e le Istituzioni Pontificie romane sono attualmente 22, distribuite in vari quartieri della città di Roma; la più antica Università risale al 1551 - la più antica è la Pontificia Università di Roma. Pontificia Università GregorianaIl più giovane è del 1984 - i Gesuiti -, mentre il più giovane è del 1984 - i Pontificia Università della Santa Croceaffidato al Prelatura dell'Opus Dei. Vi sono inoltre 2 Atenei, 4 Facoltà e 9 Istituti. Ogni anno, questi centri accademici accolgono circa 16.000 studenti provenienti da 125 Paesi e rilasciano più di 3.000 titoli accademici, grazie al lavoro di ben 2.000 professori e 450 dipendenti.

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