Vaticano

"Amate i vostri nemici. La carità è la porta stretta", esorta il Papa.

Quasi alla vigilia della solennità di Pentecoste, che la Chiesa celebra domenica, Papa Francesco ha concluso la sua catechesi su "Vizi e virtù" con una riflessione sulla carità, "vertice di tutte le virtù". Il Santo Padre ha incoraggiato: "Amate i vostri nemici, fate del bene, non siate indifferenti alle necessità degli altri, la carità è la porta stretta del cielo".  

Francisco Otamendi-15 maggio 2024-Tempo di lettura: 2 minuti
fraternità dell'udienza del papa

Papa Francesco in udienza in occasione dell'incontro sulla fraternità umana di maggio @OSV

"La carità è la terza virtù teologale, dopo la fede e la speranza", le altre due virtù teologali. La carità viene da Dio, ci orienta verso di lui, ci permette di amarlo, di diventare suoi amici, e allo stesso tempo ci permette di amare il prossimo come lo ama Dio", ha esordito il Papa nella sua catechesi alla Pubblico di questo mercoledì di maggio, molto vicino alla solennità di Pentecoste.

A questa grande festa ha fatto riferimento, ad esempio, nelle sue parole ai pellegrini di lingua inglese, tedesca e italiana, sempre con l'esempio dell'inno alla carità tratto dalla prima Lettera di San Paolo ai Corinzi, capitolo 13 ("La carità è paziente, è gentile..."); e in particolare dal Discorso della montagna di Gesù, a cui ha fatto spesso riferimento nella sua riflessione ("Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano...").

In Piazza San Pietro, Francesco ha detto che "la carità di Cristo, come ci ricorda nelle beatitudini, ci spinge a prenderci cura dei fratelli più piccoli e trascurati. È un amore concreto, un amore senza paura che abbraccia anche chi non è amabile, un amore che perdona, dimentica, benedice e si dona senza misura". "Quanto amore ci vuole per perdonare", ha detto.

"Saremo esaminati nell'amore"

"La virtù della carità è la porta stretta che ci permette di raggiungere la cielo. Sarà l'unico criterio di giudizio, perché la sera della nostra vita saremo esaminati nell'amore. Come sappiamo, alla fine rimarrà solo la carità", ha detto.

Salutando i pellegrini nelle varie lingue, il Pontefice ha suggerito alcune idee aggiuntive. Per esempio, ai pellegrini di lingua spagnola, il Papa ha aggiunto che "chiediamo al Signore di aumentare la nostra carità, e di concederci un cuore aperto, un cuore generoso, per non essere indifferenti alle necessità degli altri".

Preghiera per l'Afghanistan, per i non nati, per la pace

Nel suo saluto ai pellegrini di lingua polacca, il Papa ha ricordato che è arrivata in Vaticano "la campana dei non nati", che sarà portata in Kazakistan, "ricordandoci la necessità di proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale".

Rivolgendosi ai fedeli di lingua italiana, il Santo Padre ha pregato per le centinaia di vittime delle recenti piogge e inondazioni in Afghanistan, molte delle quali bambini, e ha esortato la comunità internazionale a fornire gli aiuti necessari. 

Inoltre, come di consueto, ha esortato a pregare per la pace in Ucraina, in Palestina e per tutti coloro che vivono in guerra, che "è sempre una sconfitta, sempre".

Infine, ha esortato a "essere sempre docili all'azione di Dio". Spirito Santoaffinché la presenza del Consolatore sia per ciascuno fonte di sollievo nella prova".

L'autoreFrancisco Otamendi

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