Vaticano

"La cattolicità della Chiesa chiede di essere accolta e vissuta in ogni tempo".

È quanto afferma il Santo Padre nel Messaggio per la 107ª Giornata del Migrante e del Rifugiato, in cui sottolinea che "nell'incontro con la diversità degli stranieri, dei migranti, ci è data l'opportunità di crescere come Chiesa".

Maria José Atienza-6 maggio 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
MIGRANTI HAITI

La Santa Sede ha reso pubblico il Messaggio in occasione della 107a Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. Un messaggio in cui Papa Francesco ha guardato al futuro comune dell'umanità, ricordando che "siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri a separarci, perché non ci siano più muri a separarci, perché non ci siano più muri a separarci, perché non ci siano più muri a separarci, perché non ci siano più muri a separarci, perché non ci siano più muri a separarci". altroma solo un noiSono grande come l'intera umanità. Colgo quindi l'occasione di questa Giornata per rivolgere un duplice appello a camminare insieme verso una noi Mi rivolgo innanzitutto ai fedeli cattolici e poi a tutti gli uomini e le donne del mondo".

Il Santo Padre ha voluto sottolineare l'identità cattolica e universale della Chiesa, che deve portare i cattolici ad "andare per le strade delle periferie esistenziali a curare chi è ferito e a cercare chi è smarrito, senza pregiudizi". In questo senso, il Papa ha chiesto di "ricomporre la famiglia umana, per costruire insieme il nostro futuro di giustizia e di pace, facendo in modo che nessuno sia escluso".

Il Messaggio è stato presentato in una conferenza stampa anche dal cardinale Michael Czerny, S.I., Sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Rev. Padre Fabio Baggio, Sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Rev. Padre Fabio Baggio. Alessandra Smerilli, F.M.A. Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e virtualmente, S.E. Mons. Paul McAleenan, Vescovo Ausiliare di Westminster e Sarah Teather, Direttrice del Jesuit Refugee Service UK.

Nel suo discorso, il cardinale Czerny ha sottolineato l'idea riflessa nel messaggio del Papa che "siamo tutti nella stessa barca" per quanto riguarda l'emergenza covid-19. Cosa succede quando tutti i sopravvissuti in una scialuppa di salvataggio devono contribuire a remare verso la riva? Cosa succede se alcuni prendono più della loro parte di razioni, lasciando gli altri troppo deboli per remare? Il rischio è che tutti muoiano, chi è ben nutrito e chi è affamato".

Da parte sua, Fabio BaggiLa Commissione ha voluto sviluppare in quattro punti la dimensione della noiche deve aspirare a essere grande come l'umanità, in piena corrispondenza con il piano creativo e salvifico di Dio. Il secondo punto è un'applicazione del noi la Chiesa, chiamata a essere una casa e una famiglia per ogni battezzato. Il terzo punto è un riferimento alla "Chiesa in uscita", tanto cara al Santo Padre, chiamata ad andare incontro "a curare chi è ferito e a cercare chi è smarrito, [...], pronta ad allargare lo spazio della sua tenda per accogliere tutti".

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