"Il versetto che ispira il tema della Giornata Mondiale della Gioventù 2021 è tratto dalla testimonianza di Paolo davanti al re Agrippa mentre era detenuto in carcere. Lui, un tempo nemico e persecutore dei cristiani, è ora sotto processo per la sua fede in Cristo. Erano trascorsi circa venticinque anni quando l'Apostolo narra la sua storia e l'episodio fondamentale del suo incontro con Cristo", scrive il Papa nella sua Messaggiofirmato quest'anno in occasione della festa dell'Esaltazione della Santa Croce.
Questo testo papale fa parte di un ciclo di tre messaggi che accompagnano i giovani nel cammino tra la GMG di Panama 2019 e quella di Lisbona 2023. Tutti si concentrano sul verbo "alzarsi".
"Oggi, ancora una volta, Dio dice a ciascuno di voi: 'Alzati'", dice il Papa. "Spero con tutto il cuore che questo messaggio ci aiuti a prepararci per nuovi tempi, per una nuova pagina della storia dell'umanità. Ma, cari giovani, non è possibile ricominciare senza di voi. Per rimettersi in piedi, il mondo ha bisogno della vostra forza, del vostro entusiasmo e della vostra passione. A questo proposito, vorrei che meditassimo insieme il passo degli Atti degli Apostoli in cui Gesù dice a Paolo: "Alzati! Ti rendo testimone delle cose che hai visto" (cfr. At 26,16)".
Conversione di San Paolo
La Giornata 2021 invita i giovani a riflettere e meditare sulla conversione di San Paolo, che da "persecutore-esecutore" è diventato "discepolo-testimone". In questo contesto, e dopo l'episodio di Damasco, il Papa guida i giovani a scoprire l'amore incondizionato di Dio per ciascuno di noi. "Il Signore ha scelto una persona che lo aveva addirittura perseguitato, che era stata completamente ostile a Lui e ai suoi. Ma non c'è persona che sia irrecuperabile per Dio. Attraverso l'incontro personale con Lui è sempre possibile ricominciare. Nessun giovane è fuori dalla portata della grazia e della misericordia di Dio, scrive il Santo Padre.
D'altra parte, il Pontefice osserva che l'atteggiamento di Paolo prima dell'incontro con Gesù risorto non è strano per i giovani, poiché l'apostolo aveva forza e passione nel cuore, anche se stava combattendo "una battaglia senza senso". Per questo motivo, spiega, è essenziale aprire gli occhi per vedere correttamente ed evitare di perdersi in ideologie distruttive.
"Quanti giovani oggi, magari spinti dalle proprie convinzioni politiche o religiose, finiscono per diventare strumenti di violenza e di distruzione nella vita di molti! Alcuni, nativi digitali, trovano nel regno virtuale e nei social network il nuovo campo di battaglia, usando senza scrupoli l'arma delle fake news per diffondere veleno e distruggere gli avversari", osserva il Papa.
Da qui l'importanza di sottolineare che quando il Signore ha fatto irruzione nella vita di Paolo, Essa "non ha annullato la sua personalità, non ha cancellato il suo zelo e la sua passione, ma ha fatto fruttificare i suoi talenti per farne il grande evangelizzatore fino ai confini della terra".
"Nel nome di Cristo, vi dico che
Il Papa invita poi con forza i giovani: "Alzatevi e testimoniate", "sarete miei testimoni". Oggi l'invito di Cristo a Paolo è rivolto a ciascuno di voi, giovani: "Alzatevi! Non puoi restare a terra a commiserarti, c'è una missione che ti aspetta! Anche voi potete essere testimoni delle opere che Gesù ha iniziato a fare in voi. Perciò, nel nome di Cristo, vi dico:
- Alzatevi e testimoniate la vostra esperienza di ciechi che hanno trovato la luce, che hanno visto il bene e la bellezza di Dio in se stessi, negli altri e nella comunione della Chiesa che vince ogni solitudine.
- Alzatevi e testimoniate l'amore e il rispetto che si possono instaurare nelle relazioni umane, nella vita familiare, nel dialogo tra genitori e figli, tra giovani e anziani.
- Difendere la giustizia sociale, la verità, l'onestà e i diritti umani; i perseguitati, i poveri e i vulnerabili, i senza voce nella società e i migranti.
- Alzatevi e testimoniate il nuovo sguardo che vi fa vedere la creazione con occhi stupiti, che vi fa riconoscere la terra come la nostra casa comune e che vi dà il coraggio di difendere l'ecologia integrale.
- Alzatevi e testimoniate che le esistenze fallite possono essere ricostruite, che le persone già morte nello spirito possono risorgere, che le persone schiavizzate possono diventare libere, che i cuori oppressi dalla tristezza possono ritrovare la speranza.
- Alzatevi e testimoniate con gioia che Cristo vive! Diffondete il suo messaggio di amore e di salvezza tra i vostri coetanei, a scuola, all'università, al lavoro, nel mondo digitale, ovunque".
Da Panama 2019 a Lisbona 2023
Le celebrazioni internazionali della GMG si svolgono di solito ogni tre anni in diversi Paesi con la partecipazione del Santo Padre. L'ultimo si è svolto a Panama nel 2019 e il prossimo, come è noto, sarà a Lisbona nel 2023. Lo ha annunciato il Santo Padre il 27 gennaio 2019, al termine della GMG di Panama. Successivamente, la riunione di Lisbona (Portogallo) è stata fissata per l'agosto 2023, a causa della pandemia.
La celebrazione ordinaria della GMG, invece, si svolge ogni anno nelle Chiese particolari, che organizzano l'evento in modo autonomo, e serve anche come preparazione alla GMG di Lisbona 2023, come spiegato nel documento Dicastero Vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Questo dicastero, presieduto dal cardinale Kevin Farrell, ha pubblicato qualche mese fa il documento Linee guida pastoraliper la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese particolari, come riportato da Omnes. Si tratta di una celebrazione nelle diocesi che "ha un grande significato e valore non solo per i giovani che vivono in quella particolare regione, ma per l'intera comunità ecclesiale locale", ha detto il cardinale Farrell in un comunicato stampa. testo approvato da Papa Francesco e firmato il 22 aprile 2021, anniversario della consegna della Croce della GMG ai giovani.
La celebrazione "serve a sensibilizzare e formare l'intera comunità ecclesiale - laici, sacerdoti, persone consacrate, famiglie, adulti e anziani - affinché diventi sempre più consapevole della propria missione di trasmettere la fede alle nuove generazioni", aggiunge il documento, che cita l'Assemblea generale del Sinodo dei vescovi sul tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale", svoltasi nel 2018.
Un po’ di storia
"L'istituzione delle Giornate Mondiali della Gioventù è stata senza dubbio una grande intuizione profetica di San Giovanni Paolo II, che ha spiegato così la sua decisione: 'Tutti i giovani devono sentire che la Chiesa si prende cura di loro: perciò tutta la Chiesa, in unione con il Successore di Pietro, si senta sempre più impegnata, a livello mondiale, verso i giovani, verso le loro preoccupazioni e inquietudini, verso le loro aperture e speranze, per corrispondere alle loro attese, comunicando la certezza che è Cristo, la Verità che è Cristo, l'amore che è Cristo'".'. È quanto si legge nel documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita sopra citato.
"Papa Benedetto XVI ha raccolto il testimone dal suo predecessore e, in più occasioni, non ha mancato di sottolineare come questi eventi rappresentino un dono provvidenziale per la Chiesa, definendoli "medicina contro la stanchezza del credere", "un nuovo, ringiovanito modo di essere cristiani", "una nuova evangelizzazione vissuta"".
"Anche per Papa Francesco", continua il cardinale Kevin Farrell, "le Giornate Mondiali della Gioventù sono un impulso missionario di straordinaria forza per tutta la Chiesa e, in particolare, per le giovani generazioni. Pochi mesi dopo la sua elezione, ha inaugurato il suo pontificato con la GMG di Rio de Janeiro nel luglio 2013, al termine della quale ha affermato che la GMG è "una nuova tappa del pellegrinaggio dei giovani con la Croce di Cristo attraverso i continenti"".
"Non dobbiamo mai dimenticare che le Giornate Mondiali della Gioventù non sono 'fuochi d'artificio', momenti di entusiasmo, fini a se stessi; sono tappe di un lungo cammino, iniziato nel 1985, su iniziativa di Papa Giovanni Paolo II", come ha sottolineato Papa Francesco nel 2013, e come si legge nel documento. "Ricordiamoci sempre: i giovani non seguono il Papa, seguono Gesù Cristo, portando la sua Croce. Il Papa li guida e li accompagna in questo cammino di fede e di speranza", ha aggiunto il Santo Padre.