Letture della domenica

Lo sguardo di Gesù sul nostro "oggi". 31a domenica del Tempo Ordinario (C)

Andrea Mardegan commenta le letture della 31ª domenica del Tempo Ordinario e Luis Herrera tiene una breve omelia video.

Andrea Mardegan-26 ottobre 2022-Tempo di lettura: 2 minuti
bibbia

Il libro della Sapienza racconta l'amore di Dio per gli uomini peccatori: "Tu hai compassione di tutti, perché puoi tutto, e sorvoli sui peccati degli uomini perché si pentano", e spiega il suo metodo: "Tu correggi a poco a poco quelli che cadono". Gesù rende visibile questo amore misericordioso anche nell'incontro con Zaccheo a Gerico, che è l'ultimo incontro personale con Gesù che Luca racconta prima del suo ingresso a Gerusalemme per la passione. Poco prima, il ricco se ne era andato triste e Gesù aveva osservato che era difficile per un ricco entrare nel regno di Dio, ma che per Dio anche questo era possibile. La conversione di Zaccheo è una conferma. Luca lo presenta come un "capo degli esattori", un uomo all'apice del successo professionale e appartenente a una categoria odiata dal popolo eletto. Da parte sua, ha il desiderio di vedere chi è Gesù e si mostra libero dalle possibili derisioni o critiche dei suoi concittadini: si arrampica su un albero frondoso. La sua azione è definita da verbi di movimento: "Cercò di vedere, corse, si arrampicò", ma l'azione di vedere, con cui si arrampicò sul sicomoro, è detta solo di Gesù, che "alzò gli occhi". Perché lo sguardo di Gesù viene prima di tutto. Zaccheo non lo conosceva, Gesù lo anticipa, lo chiama per nome perché lo conosce da sempre. 

Lo sguardo di Gesù su di noi è costante, il suo chiamarci per nome e il suo invito a vivere con lui in intimità avviene "oggi", riflesso nel tempo dell'eternità: "Oggi devo stare nella tua casa... Oggi è stata la salvezza di questa casa". Al nostro timido tentativo di avvicinarci, forse per curiosità, risponde con uno sguardo d'amore, con la conoscenza del nostro nome e l'autoinvito a mangiare con noi. "È necessario" traduce il verbo "deo", con cui Gesù manifesta che il piano del Padre deve realizzarsi. Deve occuparsi degli affari del Padre suo, deve soffrire per mano dei governanti del popolo... E deve cercare la pecora smarrita: è venuto per i peccatori. 

Il metodo che usa non è quello della predicazione o dell'esortazione: non chiede a Zaccheo di convertirsi come condizione per entrare nella sua casa: va con lui e verso di lui, peccatore in cammino, e con la sua presenza amichevole, il suo sguardo che rivela quello del Padre, la sua simpatia, la sua condanna non pubblica del suo peccato, apre il cuore di Zaccheo alla conversione. Questo non è fatto solo di sentimenti, ma di gesti concreti e visibili di restituzione e di elemosina, di attenzione a quegli stessi poveri che aveva precedentemente derubato. Come scrive Paolo ai Tessalonicesi, è Dio che opera il bene in noi, ed è per questo che chiede: "Perché il nostro Dio vi renda degni della vostra vocazione e con la sua potenza porti a compimento ogni proposito di bene". 

Omelia sulle letture della 31ª domenica del mese

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.

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