La lettura del saggio Siracide introduce il tema della mitezza e dell'umiltà tanto caro a Gesù. "Figlio, compi le tue azioni con mitezza e sarai più amato di un uomo generoso. Più siete grandi, più sarete umili e troverete il favore del Signore. Molti sono orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti". Il Salmo responsoriale, invece, introduce il tema della cura di Dio per i poveri e gli indigenti: "Dio è padre degli orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora. Dio fa una casa per chi è solo, Dio fa uscire i prigionieri con gioia".
Gesù va a mangiare a casa di uno dei capi dei farisei, e vogliamo pensare a come non eviti gli ambienti che gli sono ostili e non perda l'occasione di cercare di cambiare il loro comportamento e la loro mentalità, confidando che possano capire e con l'intenzione che anche noi, che siamo lontani dal tempo e dalla cultura di quell'ambiente, riceviamo un insegnamento. Gesù preferisce cogliere aspetti della vita quotidiana per proporre il suo insegnamento, per cambiare la nostra vita quotidiana e per farci capire la logica del Regno di Dio, che si rivela e si realizza nella vita quotidiana.
Il brano inizia con il suo ingresso in casa e gli sguardi di tutti su di lui. Luca racconta poi la guarigione di un uomo affetto da idropisia, di cui i commensali non possono dire nulla, anche se avviene di sabato, perché Gesù li fa tacere con la considerazione che se uno dei loro figli o un bue cadesse nel pozzo di sabato lo tirerebbero fuori. L'amore vince sulla lettera della legge. Nel frattempo, Gesù li guarda e nota la smania degli ospiti di mettere se stessi al primo posto. Poi racconta loro la parabola degli invitati a nozze, per insegnare e correggere senza ferire, ma non si limita a richiamare le buone maniere sociali, né a consigliare un trucco per arrivare in alto: piuttosto rivela una caratteristica profonda della logica di Dio, che ritroviamo in tutta la storia della salvezza: colui che è
Gli umili saranno esaltati. L'immagine del banchetto di nozze è un'immagine escatologica del Regno.
In quel pranzo, dopo la guarigione dell'uomo con la febbre e la parabola sull'umiltà di scegliere l'ultimo posto al banchetto di nozze, il terzo insegnamento è un consiglio rivolto direttamente al padrone di casa, al quale suggerisce di vivere la logica che Dio ha nella sua storia di salvezza: di fare in modo che la sua vita quotidiana rifletta lo stile di Dio, che favorisce i poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi. E gli promette di essere il destinatario di un'altra delle beatitudini che si trovano nei Vangeli: "Sarai beato perché non potranno ripagarti; ti ripagheranno alla risurrezione dei giusti".
L'omelia sulle letture della domenica 22
Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.