Letture della domenica

"Maria e la fretta di amare". Letture per la quarta domenica di Avvento

Andrea Mardegan commenta le letture della quarta domenica di Avvento e Luis Herrera tiene una breve omelia video. 

Andrea Mardegan-15 dicembre 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
letture domenica d'avvento

Maria si affrettò a raggiungere la montagna. Aveva fretta di rivedere la sua amica, dopo aver saputo che il suo grande vuoto era stato colmato da Dio, per il quale nulla è impossibile. Aveva fretta di poter concludere la notizia che aveva cambiato la vita di Isabel con parole dette e sentite, con sorrisi, abbracci e sguardi lucidi. Una fretta di gioire con lei, di vedere con i suoi occhi come stava e di poterla aiutare. Intuisce che Isabel potrebbe essersi chiusa in casa, nascondendosi.

Aveva bisogno di Maria, di qualcuno a cui poter raccontare con sicurezza i miracoli che erano accaduti a lei e a Zaccaria. Aveva bisogno di un amico intimo a cui confidare le proprie gioie, speranze e paure. Alle donne incinte è sempre stato consigliato di riposare, di non affaticarsi. Elisabetta aveva bisogno dell'aiuto del suo giovane parente e amico, naturalmente disponibile per qualsiasi necessità.

Maria ha mantenuto l'impeto di sollecitudine per Elisabetta e l'impeto interiore di comprendere il legame tra la sua vicenda e quella della sua amica. D'altra parte, il cuore di Maria scoppiava di gioia e di domande su ciò che le stava accadendo, che non aveva ancora confidato a nessuno. Aveva preferito aspettare a dirlo a Giuseppe, lasciare l'iniziativa a Dio, aspettare che la realtà confermasse le promesse di Gabriele.

Inoltre, non voleva lasciare lo sposo da solo per tre mesi con una notizia così importante e difficile. Perché Maria aveva già preso la decisione di rimanere con Isabel fino al parto. Per questo aveva fretta di condividerlo con l'unica persona al mondo che potesse capire questa grande cosa che le era accaduta, impossibile da raccontare senza causarle problemi molto seri.

Potrebbe essere considerata una bestemmiatrice e condannata a morte, sospettata di aver coperto un adulterio con la lapidazione. Non vedeva l'ora di confidarsi e ricevere consigli dal suo parente e amico.

Avevo fretta di scoprire se Elizabeth avesse bisogno di una levatrice per tenere a bada gli sguardi e i pettegolezzi dei curiosi. Se Elisabetta non avesse voluto altre persone o non avesse voluto in alcun modo la sua vicinanza, Maria l'avrebbe aiutata in ogni modo necessario, avrebbe imparato ciò che aveva bisogno di sapere e avrebbe anche agito come levatrice.

Ricorda le levatrici del suo popolo, che in Egitto avevano ricevuto l'ordine dal Faraone di uccidere i neonati delle donne ebree e di tenere in vita solo le donne; esse, per amore di Dio, disobbedirono, con la scusa che le donne ebree erano forti e avevano già partorito al loro arrivo... E Mosè poté nascere, salvato dalle acque. Ora doveva nascere qualcuno più grande di Mosè per condurre il suo popolo alla salvezza. E aveva fretta di intervenire.

Omelia sulle letture della quarta domenica di Avvento

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.

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