Vangelo

L'amico dello sposo. Terza domenica di Avvento (B)

Joseph Evans commenta le letture della terza domenica di Avvento e Luis Herrera tiene una breve omelia in video.

Giuseppe Evans-14 dicembre 2023-Tempo di lettura: 2 minuti

Ciò che risalta nel Vangelo di oggi è la trasparenza di Giovanni Battista: la luce della verità di Dio passa attraverso di lui come attraverso la più chiara delle finestre. Infatti, l'evangelista usa la luce come metafora per descrivere il ministero del Battista: "Egli è venuto come testimone, per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credano per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma colui che rendeva testimonianza alla luce".

E la sincerità di Giovanni, la sua chiarezza, traspare in questo passo: "... la verità, la chiarezza, di Giovanni traspare in questo passo: "...".E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a chiedergli: "Chi sei?" Egli confessò e non negò; confessò: "Io non sono il Messia"".Egli si vede solo come una "voce" nel deserto: non il contenuto, la Parola (che è Cristo stesso), ma solo un mezzo che la Parola usa per trasmettere il suo messaggio, come la nostra voce potrebbe parlare le parole, le idee, di un'altra persona.

E quando i sacerdoti e i leviti inviati da Gerusalemme chiedono a Giovanni perché battezza se non è né il Cristo, né Elia, né il profeta annunciato da Mosè, egli risponde: "Io battezzo con acqua; in mezzo a voi c'è uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me e al quale non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali".. Ciò che conferisce alla testimonianza di Giovanni tanta autorità è la sua straordinaria umiltà. È molto chiaro quanto poco sia e cosa non sia: non è il Cristo, non è il contenuto del messaggio, ma un semplice mezzo per la sua trasmissione. Si considera persino indegno di essere lo schiavo di Cristo: indegno di fare il lavoro dello schiavo di slegare i sandali del padrone.

In un altro passo (Gv 3,28-30), che mostra anche l'umiltà di Giovanni, egli descrive Cristo come il "marito" di matrimoni e il proprio ruolo come quello di un semplice "amico del marito". la cui voce "gioisce". molto da ascoltare. Non sorprende, quindi, che la Chiesa ci offra come prima lettura di oggi un bellissimo testo di Isaia che esprime anche la gioia nell'attesa della salvezza: "Io trabocco di gioia nel Signore e mi rallegro con il mio Dio"..

Mentre i messaggeri delle autorità ebraiche sono così seri e senza gioia ("Chi siete voi, perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato? Cosa dite di voi stessi?".), Giovanni si rallegra umilmente. Sapere quanto non siamo importanti, semplici servitori della verità, è profondamente liberatorio.

Omelia sulle letture della terza domenica di Avvento (B)

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliaUna breve riflessione di un minuto per queste letture domenicali.

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