I nomi nella Bibbia hanno un grande significato. Spesso indicano la missione a cui quella persona è stata chiamata.
Così, a San Giuseppe viene detto di chiamare il figlio di Maria "Gesù", "perché salverà il suo popolo dai suoi peccati" (Mt 1,21). Il nome "Gesù" significa proprio "Yahweh salva".
Ma, almeno ai tempi di Nostro Signore, era già consuetudine che un bambino prendesse il nome del padre. Il significato del nome era meno importante; ciò che contava era la continuazione della discendenza.
Così, nel Vangelo di oggi, in occasione della festa di San Giovanni Battista, apprendiamo che quando giunse il momento di circoncidere il bambino, "Volevano chiamarlo Zaccaria, come suo padre"..
C'era un problema: l'angelo Gabriele aveva già detto a Zaccaria di chiamare il bambino Giovanni (Lc 1,13).
La differenza è significativa: Zaccaria significa "Dio si ricorda", Giovanni significa "Dio è misericordioso". Quindi il nome Zaccaria suggerisce di guardare indietro, di ricordare tutte le grandi azioni di Dio a favore di Israele. Questo di solito è positivo, ma non quando Dio introduce una novità radicale.
Quando Dio fa questo, è il momento di guardare avanti, non indietro. Dio stava per essere misericordioso con l'umanità, per darci il proprio Figlio come Emmanuele, Dio con noi, Dio fatto uomo.
Dio stava per incarnarsi come Gesù Cristo "pieno di grazia e di verità"(Gv 1,14) e Giovanni doveva essere il grande profeta che preparava la sua venuta.
È evidente che a un certo punto Zaccaria aveva informato Elisabetta di questo nome, senza dubbio per iscritto, dato che non poteva parlare. Così lei ha coraggiosamente parlato per insistere: "No! Si chiamerà Juan".
Gli amici e la famiglia, che non si fidavano di lei perché era una donna, chiesero a Zaccaria una tavoletta sulla quale scrisse: "Giovanni è il suo nome". La sua lingua fu sciolta, parlò e lodò Dio. Infatti, la sua preghiera, nota come Benedictus - che sacerdoti, religiosi e altri pregano ogni mattina durante l'Ufficio divino - è una riflessione particolarmente bella, perché guarda indietro per guardare avanti.
Zaccaria ricorda tutto ciò che Dio ha fatto per Israele, ma capisce, con quei mesi di raccoglimento concessi dal silenzio imposto, che Dio può davvero fare cose radicalmente nuove.
Prima ne aveva dubitato, chiedendosi come Dio potesse dare a lui e a sua moglie, entrambi ormai anziani, un figlio dopo tanti anni di assenza.
Dio era misericordioso e suo figlio Giovanni sarebbe "andato davanti al Signore per preparare le sue vie, dichiarando la salvezza al suo popolo".
Zaccaria ha appreso che Dio, in Gesù, avrebbe fatto qualcosa di veramente nuovo e pieno di grazia, tra cui, non dimentichiamolo, una comunità che valorizzava le donne e la loro opera di salvezza e poi, al suo apice, come prime testimoni della risurrezione, l'opera più piena di grazia di Dio.