Alcune sette protestanti offrono il cosiddetto "vangelo della prosperità". Si tratta di un falso messaggio che proclama che se seguite questa setta e fate una donazione finanziaria (!), Dio vi benedirà anche in termini terreni. In poche parole, la loro forma di cristianesimo vi renderà ricchi. Questo messaggio fuorviante deriva da una lettura molto selettiva della Bibbia, che ignora gli insegnamenti del Nuovo Testamento che mettono in guardia dai pericoli della ricchezza materiale e si concentra invece su una serie di testi dell'Antico Testamento accuratamente scelti che sembrano mostrare la prosperità terrena come una ricompensa per la rettitudine e la sequela di Dio.
Il Vangelo di oggi è l'opposto di un "Vangelo della prosperità" e proprio Pietro, il primo Papa, ha dovuto imparare questa lezione nel modo più duro. Pietro era appena stato lodato da Gesù per aver azzeccato il suo status divino e messianico. L'apostolo aveva correttamente dichiarato che Gesù era "il Cristo" (e il racconto parallelo in Matteo aggiunge: "il Figlio del Dio vivente"). Ma, forse arrossito dal suo successo, Pietro si mette subito dopo a cercare di impedire a Gesù di andare alla sua Passione.
Il Signore, vedendo i discepoli intorno a sé (si noti questo dettaglio), deve agire con fermezza per far sì che tale visione errata non prenda piede. "Gesù si voltò e disse a Pietro: "Vattene da me, Satana! Tu sei una pietra d'inciampo per me, perché pensi come gli uomini e non come Dio"". Il desiderio di evitare la sofferenza - una religione comoda e prospera - è una contraddizione del cristianesimo, che è appunto una religione della croce. Poiché la sofferenza è una conseguenza del peccato, Cristo - e il cristiano - deve entrare nella sofferenza per vincere il peccato.
Pietro, che aveva azzeccato tutto come primo Papa, sbaglia completamente come singolo uomo. Il suo pensiero è umano, non divino. Nostro Signore allora insiste: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia la troverà". Il cristianesimo non è fatto di guadagni terreni, ma di perdite terrene. Se qualcuno cercasse di farci mettere al primo posto le comodità e i guadagni terreni, diluendo così le esigenze del cristianesimo, che si tratti di qualcun altro o semplicemente della nostra mollezza, potremmo dover rispondere anche con l'energia di Cristo: "Vattene dietro di me, Satana!
Omelia sulle letture di domenica 24a domenica del Tempo Ordinario (B)
Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliaUna breve riflessione di un minuto per queste letture domenicali.