La monarchia davidica - cioè i re della stirpe di Davide - organizzava la propria casa in modo specifico, includendo un ministro capo che era il secondo in comando del re. A nome del re c'era "padre degli abitanti di Gerusalemme e della casa di Giuda".. Come segno di questa autorità ricevette una o più chiavi, proprio come il maggiordomo capo di una casa di un uomo ricco potrebbe possedere tutte le chiavi necessarie per aprire ogni porta della casa. Infatti, la prima lettura continua: "Si aprirà e nessuno chiuderà; si chiuderà e nessuno aprirà".
L'immagine, deliberatamente scelta da Gesù, ci aiuta a comprendere il Vangelo di oggi, in cui Nostro Signore dà a Pietro "...".le chiavi del regno dei cieli". Gesù sta facendo di Pietro, e dei Papi dopo di lui, il suo principale ministro sulla terra, padre del nuovo popolo che sta formando. E per rendere questo ancora più chiaro, Nostro Signore continua: "Ciò che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e ciò che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. Come solo il primo ministro può aprire o chiudere alcune porte, così il papa riceve un'autorità che appartiene solo a lui. Ciò che il papa "vincola", ciò che definisce autorevolmente o legifera in modo permanente affinché tutti lo seguano o credano, è ratificato in cielo, ma solo perché il cielo ha ispirato questo in lui: "Perché questo non ve lo ha rivelato la carne e il sangue, ma il Padre mio che è nei cieli". Come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, il Papa esercita questa infallibilità quando "proclama con un atto definitivo la dottrina in materia di fede e di morale". (n. 891), cioè è un insegnamento destinato a durare, a essere sostenuto per sempre, non solo una questione di un'epoca. Il Papa non è infallibile ogni volta che apre bocca. In realtà, esercita la sua infallibilità molto raramente, anche se in pratica, anche nelle sue affermazioni ordinarie e quotidiane, possiamo presumere che abbia una guida dallo Spirito Santo molto più di noi.
Dio non ha un consigliere umano, nemmeno angelico, come sottolinea la seconda lettura: "Dio non ha un consigliere umano, nemmeno angelico".Che abisso di ricchezza, di sapienza e di conoscenza è quello di Dio! Come sono insondabili le sue decisioni e come sono irrintracciabili le sue vie! Infatti, chi conosceva la mente del Signore? O chi era il suo consigliere? Ma anche se non possiamo "decifrare" le vie di Dio, Egli può rivelarle. E lo fa per la nostra salvezza. E avendo rivelato le sue verità salvifiche a noi, è logico che abbia trovato un modo per tramandarle nel tempo senza errori. L'affermazione cattolica dell'infallibilità papale non è arroganza da parte della Chiesa. È piuttosto un riconoscimento del fatto che, proprio a causa della debolezza umana (spesso riscontrabile nei papi), Dio è intervenuto per garantire che questa debolezza non danneggi o limiti la sua verità. L'infallibilità papale ci dimostra semplicemente che il potere di Dio è più grande della debolezza umana.
Omelia sulle letture di domenica 21a domenica del Tempo Ordinario (A)
Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliaUna breve riflessione di un minuto per queste letture domenicali.