"Dov'è il Re dei Giudei che è nato? Perché abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti ad adorarlo". I Magi avevano poco su cui fare affidamento: una stella inaspettata e forse qualche conoscenza delle profezie ebraiche che li avevano raggiunti nella loro terra lontana.
Coloro che erano fisicamente più vicini, i magi di Gerusalemme, non hanno mostrato alcuna inclinazione a seguire la stella. Quante volte siamo imbarazzati dai convertiti e dalle persone che, avendo avuto molti meno contatti con la fede e la vita cattolica di noi, una volta scoperta la apprezzano molto più di noi.
Quanto è dannoso, quanto è ottuso essere un semplice cattolico culturale, avere tutto a portata di mano e farne così poco uso. Spesso è necessario che le persone vengano da lontano - culturalmente, spiritualmente e persino moralmente - e a caro prezzo per smascherarci per la nostra negligenza nei confronti del tesoro che è così accessibile a noi.
Troppo facilmente ci abituiamo alle stelle che Dio ci manda e smettiamo di vederle. Riunirsi ogni domenica come comunità cristiana per rivivere il sacrificio di Cristo sulla Croce e ricevere il suo Corpo è una stella. È un punto luminoso della fede. È luce, se siamo pronti a vederla.
Dio mette intorno a noi persone - un coniuge, un buon amico, un sacerdote - per essere stelle per noi. Una sfida a uscire dalla nostra zona di comfort, a intraprendere una nuova iniziativa al servizio di Dio e delle anime, è una stella per noi. Quando Santa Teresa di Calcutta vide un uomo in una situazione disperata in un fosso e lo aiutò, questo la portò a dedicare la sua vita ai più poveri tra i poveri. Quell'uomo era una stella per lei.
La voce della nostra coscienza che ci chiama a vivere un tenore di vita più elevato rispetto alla media che ci circonda è anch'essa una stella. Ci chiama proprio a non conformarci, a non fare semplicemente quello che fanno gli altri. È stato quello spirito di conformità che ha portato i magi di Gerusalemme, e forse anche alcune persone nella terra dei Magi, a rimanere indietro e a non seguire la stella. Ma è stato il rifiuto di conformarsi, di ascoltare le voci che dicevano loro che stavano esagerando o che li chiamavano pazzi per aver intrapreso un viaggio così selvaggio, a condurre i Magi all'incontro con il Bambino Gesù: "Quando videro la stella, furono felicissimi. Entrarono nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, caddero in ginocchio e lo adorarono".
Omelia sulle letture dell'Epifania del Signore (C)
Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliaUna breve riflessione di un minuto per queste letture domenicali.