Vangelo

L'Eucaristia e l'Alleanza. Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (B)

Joseph Evans commenta le letture della Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo Luis Herrera tiene una breve omelia in video.

Giuseppe Evans-30 maggio 2024-Tempo di lettura: 2 minuti

L'Eucaristia può essere vista da molti punti di vista. Rendendo presente e donandoci Gesù Cristo, Dio e uomo, non è sorprendente. Egli è infinito nella sua divinità, quindi i modi di avvicinarsi a Lui sono infiniti, come dimostrano i molti carismi della Chiesa. Ecco perché la festa del Corpus Domini di quest'anno si concentra soprattutto sugli aspetti sacrificali e di alleanza dell'Eucaristia, risalendo alla celebrazione dell'alleanza tra Dio e Israele sul Monte Sinai. Ci sono molti collegamenti tra quell'episodio, con la consegna della Legge e l'offerta di animali sacrificali, e l'Ultima Cena e la morte di Cristo sulla Croce.

Così come Mosè ricevette una legge da Dio, Cristo - come Dio stesso - ci ha dato una nuova legge, iniziata con il Discorso della Montagna ma culminata nel suo nuovo comandamento, promulgato proprio nell'Ultima Cena. La legge esprimeva le condizioni dell'alleanza con Dio, ma questa doveva essere ratificata da un sacrificio e da un pasto rituale. Così Mosè mandò dei giovani a offrire degli olocausti e poi asperse metà del sangue degli animali sull'altare (rappresentando la parte di Dio dell'alleanza) e metà sul popolo (rappresentando la loro parte). Gesù mandò due discepoli a preparare il pasto pasquale in cui non avrebbe più offerto animali, ma se stesso, e il sangue - il sangue nel calice è lo stesso sangue versato sul Calvario - non solo sarebbe stato asperso su di noi, ma lo avremmo ricevuto dentro di noi. In questo modo, l'unione tra Dio e l'uomo non è più solo esteriore e rituale, ma profondamente interiore: mentre Dio è sceso per unirsi al suo popolo, Israele, ora Dio entra in noi per stare con noi personalmente, anche se sempre all'interno della Chiesa. Così, Gesù nel Vangelo di oggi chiarisce che "... Dio non è un uomo, ma una donna".questo è il mio sangue dell'alleanza". Mosè e gli anziani mangeranno poi con Dio sul monte, in quello che viene rappresentato come una sorta di palazzo celeste. Il pasto precedente dell'agnello che gli israeliti avevano mangiato per la loro liberazione dall'Egitto, salvati dal suo sangue dipinto sugli stipiti delle porte, era come il pasto dell'alleanza del popolo. Ora tutti i membri della Chiesa possono partecipare al pasto dell'alleanza di Cristo, l'Agnello di Dio, mangiando il suo corpo e il suo sangue come anticipo del paradiso. Ora partecipiamo alla liturgia celeste dell'Agnello, che vediamo descritta nell'Apocalisse. Come ci dice la seconda lettura di oggi, Cristo è andato nel santuario celeste come mediatore di un'alleanza più grande, un'alleanza che rinnoviamo e alla quale partecipiamo in ogni Messa. 

Omelia sulle letture della Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (B)

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliaUna breve riflessione di un minuto per queste letture domenicali.

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