Durante il tempo liturgico dell'Avvento, tre figure bibliche si distinguono in modo particolare: il profeta IsaiaGiovanni Battista e Maria di Nazareth. In questa riflessione ci concentreremo sulla figura di Isaia. Fin dall'antichità, una tradizione universale ha riservato alle sue parole molte delle prime letture di questo tempo. Questo forse perché, in lui, la grande speranza messianica risuona con una forza unica, offrendo un perenne annuncio di salvezza per l'umanità di tutti i tempi.
Nel contemplare le letture del tempo di Avvento di quest'anno (ciclo C), noteremo l'abbondante presenza di Isaia. Anche se può sembrare ambizioso, intendo selezionare, per ogni settimana di Avvento, uno dei testi che ci vengono proposti, insieme a un versetto chiave. In questo modo, spero di cogliere l'essenza del messaggio dell'Avvento e di facilitare un percorso spirituale che ci avvicini al suo cuore.
Prima settimana di Avvento
La presenza di Isaia in questa prima settimana di Avvento è particolarmente significativa. Ogni giorno incontriamo una delle sue profezie messianiche:
- Lunedì: Isaia 2, 1-5 - Profezia sulla pace universale e sulla conversione delle armi in strumenti di lavoro.
- Martedì: Isaia 11, 1-10 - Descrizione del Messia che regnerà con saggezza e stabilirà un regno di pace.
- Mercoledì: Isaia 25,6-10a - Annuncio di una banchetto per tutte le nazioni e la vittoria sulla morte.
- Giovedì: Isaia 26, 1-6 - Visione di una città forte abitata da un popolo giusto, simbolo di pace e di salvezza.
- Venerdì: Isaia 29, 17-24 - Promessa di restaurazione, liberazione per gli oppressi e conversione spirituale.
- Sabato: Isaia 30:19-21, 23-26 - Espressione della compassione divina, della guida e della promessa di abbondanza e guarigione.
Profezia e versetti chiave (1a settimana)
Tra i testi di Isaia che abbiamo letto in questa prima settimana, ritengo che la visione di Isaia 11,1-10 sia la più significativa, e questi sono i versetti chiave: "Ma un ramo spunterà dal ceppo di Iesse e un germoglio crescerà dalla sua radice. Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, Spirito di sapienza e di intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del Signore" (Is 11,1-2).
Argomenti a favore della scelta
- Questo passo è centrale per la teologia messianica. Isaia 11:1-10 anticipa la venuta del Messia come discendente di Iesse, padre di Davide, collegandosi così alla promessa davidica di un regno eterno (2 Samuele 7:16). Questa discendenza si realizza in Gesù, la "progenie" della casa di Davide, come dimostrano le genealogie di Matteo 1,1-17 e Luca 3,23-38.
- Isaia descrive il Messia non solo come re, ma come restauratore della giustizia e della pace, una speranza che segna l'Avvento. La pace universale, rappresentata dalla coesistenza degli animali (Is 11,6-9), indica un regno senza violenza che si instaurerà alla venuta di Cristo, sia nella sua prima che nella sua futura venuta gloriosa.
- Isaia 11,2 annuncia che lo Spirito del Signore si poserà su di lui: "spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timore del Signore", una chiara anticipazione del battesimo di Gesù nel Giordano, dove lo Spirito Santo scende su di lui (Matteo 3,16-17).
- Isaia 11:10 prevede che la "progenie di Iesse" sarà un segno per le nazioni e che tutti i popoli verranno a lui. Questo messaggio di speranza universale è al centro dell'Avvento, che celebra la venuta di Cristo come Salvatore di tutta l'umanità: Gesù è la luce che illumina le nazioni (Luca 2:32).
In conclusione, Isaia 11,1-10 riassume il cuore della speranza messianica della prima settimana di Avvento: la venuta di un re giusto, pieno dello Spirito di Dio, che porterà pace e riconciliazione nel mondo. I versetti chiave, Isaia 11,1-2, simboleggiano questa promessa di rinnovamento e restaurazione nella figura del Messia, che i cristiani riconoscono in Gesù Cristo, nel suo dono di sé sulla croce e nel suo ritorno glorioso.
Dottore in Diritto Canonico