Il dialogo dello scriba che chiede a Gesù quale sia il comandamento più grande, sia in Marco che in Matteo, si svolge dopo la disputa con i farisei e gli erodiani, che volevano intrappolarlo. Ma solo Marco nota lo stupore dello scriba: "Uno degli scribi, che aveva ascoltato la discussione, si avvicinò a lui e, vedendo come aveva risposto bene, gli chiese".. È conquistato dalla sapienza di Gesù, dalla verità rivelata con chiarezza e dolcezza a chi vuole metterlo alla prova: Gesù cerca sempre di conquistare i suoi interlocutori al bene.
Chiede: "Qual è il primo di tutti i comandamenti? Nella sua risposta, Gesù compie una rivoluzione: prende il precetto di amare Dio al di sopra di ogni cosa dal Shema 'Isra'elche il pio israelita ripeteva tre volte al giorno, e lo collega al precetto "Amerai il tuo prossimo come te stesso", del Levitico. La domanda era quale fosse il primo dei comandamenti e la risposta è che il primo... sono due. L'amore per Dio si fonde per sempre con l'amore per il prossimo. Nel Vangelo di Giovanni, l'amore di Dio è nel modo in cui Gesù ci ama e diventa la misura dell'amore fraterno: "Come io vi ho amato, amatevi anche voi gli uni gli altri".Quando ci amiamo veramente e "fino alla fine", come lui ci ha amato, rendiamo presente l'amore di Dio. Gesù evita così il possibile errore spiritualistico di chi pensa che sia sufficiente amare Dio, ma non amare i fratelli. "Chi non ama il proprio fratello, che vede, non può amare Dio, che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello". (1 Gv 4,20-21). Il cuore della nostra fede è l'amore di Dio e del prossimo, sempre uniti. Amare Dio da soli non basta. L'amore di Dio ci attira sempre verso i nostri fratelli e sorelle, e l'amore per i nostri fratelli e sorelle ci fa scoprire l'amore di Dio tra di noi: "Nessuno ha visto Dio, ma se ci amiamo, Dio rimane in noi e il suo amore raggiunge la sua perfezione in noi". (1 Gv 4, 12).
Le parole del Levitico che Gesù sta riformulando contengono un terzo comandamento legato ai primi due: l'amor proprio. "L'amor proprio è un principio fondamentale della morale". (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2264). È necessario amare come Dio ci ha creato, amare il nostro modo di essere, la nostra unicità, e rispettarla negli altri. Avere autostima e credere nella missione che ognuno di noi ha ricevuto da Dio quando è stato pensato e messo nel mondo. Così, amando noi stessi e il progetto di Dio su di noi e la via di santificazione che lo Spirito Santo opera in noi in modo unico, saremo in grado di amare gli altri nella loro unicità di creazione e santificazione, dove lo Spirito Santo non si ripete mai.
Omelia sulle letture della 31ª domenica del mese
Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.