Marco racconta che Gesù "Partito dalla regione di Tiro, passò per Sidone e giunse al mare di Galilea, attraversando il territorio della Decapoli".. A Gesù piaceva entrare nei territori abitati dai pagani.
La sua missione non era quella di annunciare loro il Vangelo, ma di concentrarsi sul "pecorelle smarrite della casa d'Israele": Affiderà questo compito ai suoi, prima di lasciarli. Confidando nel potere dello Spirito Santo, li avrebbe inviati a predicare e battezzare tutte le nazioni. Ma non poté resistere alla possibilità di visitare quelle terre abitate dai pagani, soprattutto quelle che si trovavano proprio sul lago di Gennesaret, dove iniziò la sua missione pubblica. Così ha manifestato il suo desiderio di portare loro la salvezza.
Marco aveva raccontato dell'indemoniato di Gerasa che andò incontro a Gesù, che aveva attraccato in quella zona, e che dopo essere stato liberato dalla legione di demoni che lo possedevano - rifugiatosi nei maiali, morto nel lago in preda alla follia - disse a Gesù di volerlo seguire, ma gli fu affidato il compito di restare a parlare di "le grandi cose che il Signore ha fatto".nella sua casa. Quell'uomo, forte della verità incontrovertibile della sua liberazione, non si limitò a parlare di Gesù alla sua gente, ma diffuse la buona notizia in tutta la Decapoli.
Così in quel territorio Gesù era conosciuto. Forse qualcuno che aveva sentito parlare di lui si accorse del suo arrivo e, consapevole del potere di guarigione di Gesù, lo presentò al sordomuto pregandolo di imporre la mano su di lui. Forse volevano solo una benedizione o speravano che la guarigione potesse venire da quel solo gesto. Gesù lo accolse. E ha fatto molto di più di quello che gli hanno chiesto di fare. "L'ha portata di lato, lontano dalla folla".. Con questo dettaglio, in questa circostanza, ha voluto sottolineare la riservatezza, la discrezione, il rispetto della privacy di quest'uomo così colpito da invalidità. Voleva dedicargli un'attenzione personalizzata. "Le mise le dita nelle orecchie e le toccò la lingua con la saliva."L'intero corpo di Gesù, Dio onnipotente che si è fatto uomo, a contatto con i malati porta la guarigione. "Poi, guardando il cielo, sospirò e disse: "Effetha", che significa "Apriti!. Sospira per tutte le sofferenze dell'umanità e chiede al Padre di aprire le nostre capacità di ascoltare le parole degli uomini e le parole di Dio, e di pronunciare le parole degli uomini e le parole di Dio. È il comandamento e la benedizione che tutti noi riceviamo al momento del battesimo con la ripetizione di quella parola aramaica di Gesù: "Io sono il Signore".Effetha! e che oggi Gesù ripete a ciascuno di noi: tenete le orecchie aperte, le bocche aperte, ascoltatemi e parlate di me, voi che credete in me.
L'omelia sulle letture della domenica 23
Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.