Letture della domenica

Commento alle letture di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'universo

Andrea Mardegan commenta le letture di Gesù Cristo Re dell'Universo e Luis Herrera tiene una breve omelia video. 

Andrea Mardegan-17 novembre 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
Cristo il re

Foto: ©2021 Catholic News Service / Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

Del figlio dell'uomo che viene nelle nubi del cielo, il libro di Daniele dice che "Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non avrà mai fine, e il suo regno non sarà mai distrutto". Nel Vangelo di Giovanni, Pilato chiede: "Sei tu il re dei Giudei?".Forse a causa delle informazioni ricevute durante gli anni di governo in Palestina: l'aspettativa del popolo di un re messianico che avrebbe liberato Israele dai Romani; il desiderio della folla di fare di Gesù un re; le dichiarazioni dei discepoli: "Rabbì, tu sei il re d'Israele" (Gv 1,49), che potrebbero averlo raggiunto.

Gesù gli risponde con un'altra domanda, cercando di aiutarlo a guardare dentro di sé: "Lo dici di tua iniziativa o altri ti hanno detto questo di me? Pilato non accetta il dialogo su un piano di parità, tanto meno l'autorità di Gesù che lo domina. Non vuole guardarsi dentro, si difende. "Sono un ebreo? Il tuo popolo e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto? Gesù decide di spiegargli la vera natura del suo regno: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi avrebbero combattuto perché non fosse consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di qui". Si è messa al livello di Pilato, usa il suo linguaggio: un'argomentazione militare. Non è un regno di questo mondo perché non ha un potere mondano che uccide i nemici, imprigiona, versa sangue, impone tasse. È un regno basato sull'amore di sé, e quindi è il re, Gesù, che si lascia imprigionare, giudicare, condannare e versa il suo sangue per liberare i suoi sudditi dalla schiavitù del peccato. Non è di questo mondo, ma aspira a cambiare questo mondo, con la logica dell'amore e del dolore sofferto per la salvezza.

"Pilato gli disse: "Sei un re?" Gesù rispose: "Lo dici tu stesso: io sono un re". Per questo sono nato e per questo sono venuto al mondo: per testimoniare la verità. Tutti coloro che appartengono alla verità ascoltano la mia voce". Gesù dà così a Pilato la possibilità di ascoltare quella verità, che è la piena manifestazione della bontà del Padre, che Gesù è venuto a portare nel mondo. Ma ancora una volta Pilato fa muro: "Che cos'è la verità? Ma Gesù ha fatto colpo su di lui e cerca di salvarlo: da allora ripete che non trova alcuna colpa in lui. L'ultimo tentativo viene fatto presentando Gesù come re agli ebrei: "Dovrei crocifiggere il vostro re? Rispondono: "Non abbiamo altro re che Cesare". Pilato cede alla paura e si arrende. Noi, invece, ci lasciamo conquistare dalla logica del suo regno, ascoltiamo la verità che è venuto a portare e non abbiamo paura di consegnare la nostra vita con lui, per lui, per la vera libertà dei figli di Dio.

L'omelia sulle letture di Gesù Cristo Re dell'Universo

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.

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