Sappiamo da fonti storiche che i chiodi venivano usati per la passione dei condannati a morte per crocifissione durante la dominazione romana di molti territori.
Sono state usate per inchiodare Gesù Cristo e, poiché sono state "benedette" dal suo sangue, sono sempre state molto venerate. Quando fu tolto dalla croce dopo la sua morte, secondo la tradizione i chiodi furono sepolti con essa. All'inizio del IV secolo, durante il suo viaggio in Terra Santa, l'imperatrice Elena si impegnò a recuperare le reliquie della Passione del Signore, tra cui i santi chiodi.
Elena invierà una parte della Croce al figlio Costantino, così come due dei tre chiodi, che inserirà nel morso del cavallo del figlio, nel suo elmo e nel suo scudo, affinché l'imperatore sia protetto nelle sue battaglie. Il terzo doveva essere portato a Roma.
Il primo riferimento scritto all'esistenza di queste reliquie risale alla fine del IV secolo in un'orazione attribuita a Sant'Ambrogio di Milano e più tardi, nel VI secolo, a Costantinopoli fu trovata una documentazione che faceva riferimento alla venerazione di alcuni chiodi sacri.
Esistono alcune tracce storiografiche di varie destinazioni dei tre chiodi. Tra questi c'è il Santa Maria della Scala di Siena, uno dei più grandi e antichi ospedali d'Europa, che a metà del XIV secolo divenne un centro di pellegrinaggio, proprio per la presenza di uno dei chiodi sacri.
Un altro chiodo, come abbiamo detto, fu destinato da Sant'Elena a suo figlio, e la punta - o bardatura - con la santa reliquia è conservata a Milano. San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, nel XVI secolo utilizzò la reliquia per le processioni con i fedeli della città, condividendo con loro questo grande tesoro. Da sempre, ogni 14 settembre a Milano, la reliquia viene esposta e venerata in Duomo per celebrare la festa dell'esaltazione della Santa Croce.
Vari esemplari o versioni di chiodi sacri
Abbiamo una moltitudine di siti in tutto il mondo che rivendicano l'autenticità delle reliquie fatte con parti dei chiodi sacri incorporati nei reliquiari. Tuttavia, dato il numero così elevato, alcune di queste reliquie potrebbero provenire dalla struttura stessa della Croce e non dai chiodi.
Venivano distribuite anche le reliquie ottenute dal contatto con i chiodi sacri, a differenza dell'incorporazione - fusione - di campioni di essi in altri strumenti che sarebbero serviti come reliquiari. Di conseguenza, anche se un certo numero di chiodi santi potrebbe non essere autentico, si potrebbe ammettere che alcuni reliquiari, o reliquie propriamente dette, contengano alcune particelle dei chiodi santi originali. Ma sembra impossibile sapere quali chiodi contengano queste particelle da quello che Elena portò a Roma.
Come abbiamo detto, le fonti più antiche confermano che Sant'Elena trovò tre croci e tre chiodi. Anche se è certamente possibile che siano stati portati alla luce più di tre chiodi, contando quelli usati per crocifiggere i due ladroni, quelli che univano le due traverse della croce o quelli che fissavano il titulus sulla sommità della croce.
Molti scienziati, in particolare archeologi, hanno studiato l'autenticità delle varie versioni di chiodi sacri a nostra disposizione, basandosi sulla ricerca dell'uso comune dei chiodi per la crocifissione dei condannati al tempo di Cristo. In questo modo, concludendo, ad esempio, quali dovevano essere le dimensioni dei chiodi per forare mani e piedi, si poteva determinare o meno la loro autenticità.
Di seguito sono elencati alcuni dei luoghi in cui si conservano chiodi - o pezzi di chiodi - venerati come quelli utilizzati nella crocifissione di Cristo, anche se, come abbiamo sottolineato, la loro autenticità è incerta:
- Duomo di Milano (a forma di boccone o imbracatura, di cui sopra).
- Basilica di Santa Croce di Gerusalemme a Roma.
- Cattedrale di Bamberg, Germania.
- Cattedrale di Colle di Val d'Elsa, vicino a Siena.
- Cattedrale di Notre-Dame a Parigi.
- Cattedrale di Saint-Etienne de Toul.
- Duomo di Monza (corona di ferro).
- Palazzo imperiale Hofburg di Vienna (lancia sacra).
- Monastero di San Nicolò l'Arena a Catania.
- Cattedrale di Treviri (tesoro).