Risorse

Adorazione eucaristica. Scambio di amore

L'adorazione del Santissimo Sacramento è uno dei segni dell'amore per Dio e della compagnia, anche fisica, con Gesù nel Santissimo Sacramento. In questo articolo, i membri di una comunità religiosa di adorazione condividono la loro spiegazione dell'adorazione eucaristica. 

Una comunità di culto che ripara e collabora alla salvezza del mondo.-7 giugno 2024-Tempo di lettura: 3 minuti

L'adorazione, l'adorazione eucaristica, la visita al Santissimo Sacramento... che grande pericolo abbiamo di "oggettivare" Dio, la preghiera, i sacramenti, la vita cristiana... È Gesù Cristo, la Persona vivente!

Questo è il mistero dell'attuale Eucaristia: Gesù Cristo, l'Uomo Cristo Gesù, Figlio di Dio, Figlio di Maria, è vivo. Colui che è morto sulla croce vive per sempre intercedendo per noi. Lì, in quell'Ostia bianca, Gesù è vivo, ci ama personalmente, intercede per noi presso il Padre, ci grida: "Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo dato per voi". Ecco, sensibile alla mia risposta d'amore. 

Non è statica, è dinamica! Gesù Cristo nell'Eucaristia vive e agisce veramente: ama, si offre, intercede, accoglie, ascolta, consola.

Entrando in una Chiesa e vedendo questa realtà esposta ai nostri occhi, colui che la vede - come San Giovanni "vide", - comprese - sul Calvario il mistero del Cuore trafitto di Cristo - cade in ginocchio, si prostra in silenziosa ammirazione, in adorazione.

Che cos'è il culto?

-È vedere con gli occhi della fede, con il cuore, prendere coscienza dell'Amore personale di Gesù Cristo che, nell'Eucaristia - presenza reale, sacramentale - si dona a noi in ogni momento, comunicandoci lo stesso amore con cui ha dato la vita per noi: È Gesù che si dona a noi.

-È contemplare con ammirazione che Dio ama così tanto il mondo da dare suo Figlio, da dare a noi suo Figlio!

-È "stare" con Gesù per lunghi periodi di tempo, lasciandoci "abbronzare" dai raggi del sole eucaristico, in modo da uscire da ogni incontro un po' più simili a Lui, fino ad arrivare a identificarci pienamente con Lui.

-È percepire la sete di Dio per la salvezza di ogni uomo, perché venga a Lui, la Fonte dell'Acqua Viva, per dissetarsi.

-È riparare l'Amore non amato lasciandoci amare e ricambiandolo con l'amore.

-È sintonizzarsi con Lui per amare come Lui, per vedere la realtà come Lui, per affrontare ogni uomo e ogni evento a partire da Lui e come Lui: dando la vita, amando fino alla fine.

-È capire che solo davanti a Gesù si possono vincere le battaglie di oggi. La grande battaglia di oggi è quella del cuore umano. Se l'uomo, se il cuore umano non diventa buono, il mondo non sarà mai buono. E il cuore umano può essere guarito, restaurato, solo rivolgendosi a Gesù Cristo, l'unico redentore dell'uomo, l'unico salvatore dell'uomo.

-È andare da Gesù carichi del peccato del mondo, del peccato dei nostri fratelli, del nostro stesso peccato, e introdurci negli "Alti Forni" del Suo Cuore, ricevendo come meraviglioso scambio, purificato dal Sangue del Suo Sacrificio, l'oro della Sua Carità.

-È per ringraziare che Gesù continua a offrire il suo sacrificio per ogni uomo che Egli ama con un amore di infatuazione, e toccati da questo stesso amore, offrire noi stessi con Lui e come Lui per la salvezza del mondo.

-Si tratta di corrispondere al grido sacramentale di Gesù Cristo: "Prendete e mangiate, è il mio corpo dato per voi", con lo stesso atteggiamento da parte nostra: "Prendete e mangiate anche voi, è il mio corpo dato per voi... Eccomi, con voi e come voi".

-È entrare, immergersi, perdersi nel Cuore di Dio, farvi dimora e lasciarsi plasmare nello stampo dell'Eucaristia.

-È infine uscire da lì infiammati del suo amore misericordioso e redentore, per irradiarlo generosamente tra gli uomini, per fare di noi un canale, perché questo torrente d'amore non scorre tra i sassi, ma tra i cuori.

L'adorazione è uno scambio d'amore, un amore di amicizia, una intercomunicazione di vita, un progressivo innamoramento. E questo avviene nel silenzio e nella pace dell'anima.

Operare nel Cuore di Cristo, operare nel cuore dell'uomo richiede l'abbandono di tutto l'essere, e il massimo dell'abbandono, la pienezza del dono - come avviene anche nell'amore umano - si realizza nel silenzio.

Le parole sono preparazione, ma il punto più alto dello scambio personale, la parte più squisita dell'Amore, avviene nel silenzio. Un silenzio pieno di contenuti che mette a tacere e assorda passioni, preoccupazioni, affanni, egoismi, protagonismi.

Dio è Amore e l'Amore diventa silenzio, diventa Eucaristia, Parola silenziosa, donazione silenziosa. L'amante deve diventare silenzio, silenzio di accoglienza, di Eucaristia: Dio e l'uomo fusi in un profondo abbraccio di silenziosa donazione.

La cosa più grande che si può fare oggi per questo mondo, per la Chiesa, per le persone che amiamo tanto, per i bisognosi, per coloro che soffrono...? Portarli a Gesù nell'adorazione e, in armonia con Lui, offrirci al Padre con Cristo, come Cristo, collaborando così alla sua opera di salvezza, alla redenzione del mondo. Essere un'Eucaristia vivente che grida: "qui, in questo cuore vivente c'è tutto, avete tutto, venite a vedere".

Vale la pena di passare la mia vita davanti a Gesù nell'Eucaristia! Il meglio della mia vita per Gesù Cristo.

L'autoreUna comunità di culto che ripara e collabora alla salvezza del mondo.

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.