Letture della domenica

Commento alle letture della Domenica delle Palme

Andrea Mardegan, sacerdote, commenta le letture per la solennità della Domenica delle Palme.

Andrea Mardegan-24 marzo 2021-Tempo di lettura: 2 minuti

Nella casa di Simone il fariseo a Betania, una donna rompe il vaso di alabastro pieno di nardo prezioso e versa il profumo sul capo di Gesù. Alle critiche sullo spreco di denaro, Gesù risponde con una lode unica: "Ovunque si predichi il Vangelo in tutto il mondo, si racconterà anche ciò che ha fatto in memoria di lei". È confortato anche da uomini anonimi: i discepoli che chiedono dove prepararsi per la Pasqua; i due uomini che Gesù manda in città; un uomo con una giara d'acqua; il proprietario della casa dove andrà. Uomini che sono amici in quell'ora terribile. 

Tra la donna e questi uomini, Marco fa il nome di Giuda, che lo tradirà e la cui motivazione rimane un mistero. Gesù lo rivela ai suoi, durante il pasto pasquale, prima di dare loro il suo corpo e il suo sangue. La prima Eucaristia si colloca tra la profezia del tradimento di Giuda e quella del rinnegamento di Pietro. Il cielo e la terra si mescolano. La preghiera del Getsemani, "Abba, Padre", si sente nel silenzio del sonno di Pietro, Giacomo e Giovanni, che non riescono a stare svegli nemmeno per un'ora per sostenere Gesù, e continuano a dormire anche se lui li sveglia e li incoraggia. Giuda arriva nella notte con scagnozzi armati e, come è tipico dei traditori, dimostra affetto al tradito con un bacio. Cattura, processo sommario, testimoni che mescolano il vero con il falso e la luce della dichiarazione di Gesù alla domanda: "Sei tu il Messia, il Figlio del Benedetto?", "Lo sono". Gli vengono strappati i vestiti, viene condannato a morte. Sputi, colpi, schiaffi. Pietro è nel cortile e una giovane serva, l'unica figura femminile negativa in tutta la passione di Gesù, lo provoca e lui cade, negando di conoscerlo. Nel frattempo, il gallo canta. Peter piange. 

Pilato sa che è per invidia, ma non riesce a opporsi alla folla. Tenta l'usanza di liberare un prigioniero durante la Pasqua, ma la folla, presto liberata dalla croce di Cristo, sceglie Barabba e condanna Gesù. I soldati aggiungono flagelli, corona di spine, chiodi nelle mani e nei piedi, vesti divise a sorte. "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Un forte grido e Gesù muore. Il velo del tempio è strappato, non è più utile. La luce della fede risplende innanzitutto sul centurione pagano: "Veramente quest'uomo era il Figlio di Dio". Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il Minore e Giuseppe e Salomè, insieme a molte altre donne, osservano da lontano. Giuseppe d'Arimatea chiede a Pilato il suo corpo, che viene tolto dalla croce e posto in un nuovo lenzuolo e in una tomba scavata nella roccia. Anche Gesù passa attraverso questa esperienza umana e si prepara a superarla definitivamente.

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