Letture della domenica

Letture per la domenica 5 di Pasqua

Andrea Mardegan commenta le letture della domenica V di Pasqua e Luis Herrera tiene una breve omelia video. 

Andrea Mardegan-28 aprile 2021-Tempo di lettura: 2 minuti

I primi due che seguirono Gesù gli chiesero: "Rabbino, dove abiti?. Traduciamo come soffermarsi il greco meneinin latino, manere. Disse loro: "Venite a vedere". Volevano sapere dove abitava perché volevano vivere con lui. Quando dice loro "Venite a vedere".Possiamo capire che si riferiva anche ai tre anni insieme, durante i quali avrebbe rivelato loro i luoghi importanti della sua dimora: dove avrebbero potuto trovarlo e dimorare con lui. Troviamo questi luoghi seguendo il verbo meneinLa parola "abitare" è molto importante nel quarto Vangelo. 

La prima dimora rivelata: dopo che la Samaritana racconta di aver trovato il Messia, "i Samaritani vennero dove si trovava e gli chiesero di morara con loro. E rimase lì per due giorni".. Gesù abita tra gli eretici e i peccatori. 

Nel discorso sul pane di vita, Gesù dice: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue mora in me io in lui".. Gesù abita in chi mangia la sua carne e beve il suo sangue. Nell'ottavo capitolo: Gesù disse ai Giudei che credevano in lui: "Se voi dimorare nella mia parola, siete veramente miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".. Gesù abita nella sua Parola e ci chiede di sceglierla come nostra dimora. Nei dialoghi dell'Ultima Cena, dopo la domanda di Filippo sul Padre: "Le parole che vi dico non le dico da me stesso. Il Padre che mora in me, egli compie le sue opere".. Il Padre abita in Gesù e Gesù nel Padre. Continua: "Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paraclito, perché vi dia di più sempre con voi. Lo conoscete perché mora al vostro fianco ed è in voi".. Lo Spirito Santo abita in noi. "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora in lui".. Anche il Padre e il Figlio, cioè l'intera Trinità, abitano in noi. 

Nel discorso della vite e dei tralci, il verbo abitare è molto presente: "Morad in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da solo se non rimane nella vite, nemmeno voi potete farlo se non rimanete nella vite. dimorare in me. Io sono la vite, voi i tralci. Colui che mora in me e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla. Se qualcuno non mora in me è gettato via, come i tralci, e appassisce; poi li raccolgono, li gettano nel fuoco e vengono bruciati. Se dimorare in me e nelle mie parole moran in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto".

I primi discepoli avevano posto la domanda giusta e Gesù, nel corso di quegli anni, risponde in un modo per loro inimmaginabile. La dimora principale di Gesù è in noi e con i peccatori, e noi dimoriamo in lui. Attraverso la sua carne e il suo sangue. Attraverso la sua parola. Attraverso il suo amore. 

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.