Vangelo

La cecità del cuore. Trentesima domenica del Tempo Ordinario (B)

Joseph Evans commenta le letture della 30ª domenica del Tempo Ordinario e Luis Herrera tiene una breve omelia video.

Giuseppe Evans-24 ottobre 2024-Tempo di lettura: 2 minuti

Nella Bibbia nulla avviene per caso. Quindi il fatto che il miracolo del Vangelo di oggi avvenga a Gerico non è un caso. 

Gerico aveva potenti risonanze veterotestamentarie. Fu lì che Giosuè e il popolo d'Israele iniziarono la conquista della Terra Promessa girando intorno a questa città apparentemente inespugnabile per sette volte con l'Arca dell'Alleanza, e poi per sette volte il settimo giorno, con squilli di tromba. Sono le trombe e la perseveranza della preghiera. Le mura della città caddero da sole e Israele prese la città (Gs 6).

Gesù sta per entrare a Gerusalemme per subire la sua passione e morte. Questo miracolo a Gerico mostra che sta iniziando la sua conquista. Satana era l'uomo forte che pensava che la sua città fortificata fosse inespugnabile (cfr. Lc 4,5-6; 11,21-22). Ma tutte le mura del peccato cadono davanti alla potenza di Cristo (cfr. Ef 2,14).

Gesù compie un altro miracolo a Gerico, guarendo Zaccheo dalla sua avidità (Lc 19,1-10), proprio come quella donna, un tempo peccatrice, Rahab, fu guarita dalla sua prostituzione e aiutò gli israeliti nella conquista della città (Gs 2). Zaccheo era stato un po' come una prostituta, vendendo il suo onore e il suo popolo per il profitto.

Un uomo cieco siede sul ciglio della strada. Ma ci viene detto il suo nome e la sua discendenza: Bartimeo, figlio di Timeo. Per Dio ha un nome e una dignità, come tutti i mendicanti che vediamo per strada. Siede ai margini della vita, impedito dalla sua cecità di partecipare pienamente alla società, ma è sensibile al passaggio di Cristo e, nella sua umiltà, invoca la sua misericordia. Per noi può accadere il contrario: la nostra immersione nella società e nelle attività può portarci a essere ciechi alla presenza di Cristo. Siamo spiritualmente ciechi, così ciechi da non riconoscere nemmeno il nostro bisogno.

Bartimeo è grande per la sua insistenza. Chiama Cristo e grida più forte solo quando alcuni cercano di farlo tacere. Tanti fattori e tante forze cercano di farci tacere oggi: "Noi non ci facciamo tacere!non parlare di Cristo", "Non esprimere il tuo bisogno di lui".. Bartimeo non sarà messo a tacere. E nemmeno noi.

Ma ci sono persone buone che lo incoraggiano. Come vorremmo essere tra loro (e dobbiamo chiederci quale sia la nostra posizione nel Vangelo di oggi: siamo Bartimeo, quelli che cercano di farlo tacere, quelli che lo incoraggiano, o uno di quelli che non erano nemmeno lì, perché avevano "cose più importanti da fare"?) Che benedizione è essere tra coloro che incoraggiano le persone a venire a Cristo: E chiamarono il cieco dicendogli: "Coraggio, alzati, perché ti chiama"..

Omelia sulle letture di domenica 30a domenica del Tempo Ordinario (B)

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliaUna breve riflessione di un minuto per queste letture domenicali.

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.