Continuità dal Unitatis redintegratio
Durante la conferenza stampa di presentazione, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha spiegato che il documento si basa sui "principi dell'unità dei cristiani".il Decreto Unitatis redintegratio del Concilio Vaticano II, nella Enciclica Ut unum sinte in due documenti del Pontificio Consiglio: il Direttorio ecumenico e La dimensione ecumenica nella formazione degli operatori pastorali.". Tuttavia, non si tratta di una mera ripetizione di tali documenti, ma di una presentazione più concreta e ordinata, con la novità di offrire raccomandazioni pratiche alla fine di ogni sezione.
Una guida per i vescovi
Lo scopo del documento è quello di "assistere e guidare i vescovi cattolici nel loro servizio di promozione dell'unità dei cristiani attraverso il loro ministero". Ci troviamo così di fronte a un testo pensato per aiutare i vescovi a realizzare e ad adempiere a questa responsabilità ecumenica, che non è solo un'altra responsabilità del loro ministero episcopale, da rimandare o da svolgere facoltativamente, "...".più che un dovere, è un obbligo".
La struttura del vademecum
Il testo contiene due parti. La prima parte è intitolata "Promuovere l'ecumenismo nella Chiesa cattolica"Si tratta di ciò che la Chiesa cattolica deve fare per adempiere alla sua missione ecumenica, che è una vera sfida per i cattolici. In questa parte si evidenziano le strutture e le persone attive in campo ecumenico, sia a livello diocesano che nazionale, e l'uso dei media, a cui si presta particolare attenzione in quanto strumenti molto utili per lo sviluppo del dialogo ecumenico.
La seconda parte è intitolata "Le relazioni della Chiesa cattolica con gli altri cristiani" ed elenca i 4 modi in cui la Chiesa cattolica si relaziona con le altre comunità cristiane, ossia l'ecumenismo spirituale, il dialogo della carità, il dialogo della verità e il dialogo della vita.
Ispirare lo sviluppo dell'azione ecumenica
Come ha sottolineato il cardinale Kurt Koch alla presentazione del vademecum "...".L'obiettivo non era però quello di ripetere questi documenti, ma di proporre una sintesi sintetica, aggiornata e arricchita dei temi che sono stati dati negli ultimi pontificati e sempre dal punto di vista del vescovo: una guida che possa ispirare lo sviluppo dell'azione ecumenica e che sia di facile consultazione.".
In effetti, questo sarebbe uno degli elementi più arricchenti del presente documento, che si concretizza in quelle raccomandazioni pratiche alla fine di ogni sezione, insieme a una serie di principi, che servono al vescovo come guida e forniscono esperienze e idee per un sano ecumenismo, come dice il documento stesso: "Innanzitutto, l'ecumenismo non è un compromesso, come se l'unità dovesse essere raggiunta a spese della verità. Al contrario, la ricerca dell'unità porta a un apprezzamento più pieno della verità rivelata da Dio.".
Verso l'unità
A tal fine, ricordiamo che "la virtù della carità esige che i cattolici evitino presentazioni polemiche della storia e della teologia cristiana e, in particolare, che evitino di travisare le posizioni di altri cristiani. (cfr. UR 4, 10)". Al contrario, invita a cercare punti di contatto, come la preghiera, la conversione e la santità; la lettura e lo studio delle Sacre Scritture; la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, le feste comuni e i cicli liturgici come Natale, Pasqua e Pentecoste; i pellegrinaggi ecumenici; ecc.
Infine, il vademecum presenta i documenti cattolici esistenti sull'ecumenismo, oltre a un'appendice con un elenco e una breve presentazione dei partner di dialogo della Chiesa cattolica a livello internazionale. Quest'ultimo è di grande interesse perché fornisce una visione degli altri agenti con cui la Chiesa conduce questo dialogo, in modo che i vescovi siano adeguatamente informati per svolgere la missione a cui è stata data particolare attenzione e interesse.