Washington è la prossima tappa del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana.
Il viaggio rientra nella missione di pace che Zuppi ha ricevuto da Papa Francesco "per promuovere la pace in Ucraina e mira a scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e a sostenere le iniziative in campo umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e fragili, soprattutto dei bambini", come ha sottolineato la Santa Sede nel comunicato emesso per annunciare questo viaggio.
L'arcivescovo Zuppi partirà il 17 luglio 2023 e sarà nella capitale americana fino al 19 dello stesso mese, inviato dal Santo Padre.
È il terzo viaggio internazionale che il cardinale arcivescovo di Bologna compie negli ultimi mesi nell'ambito della missione affidatagli dal Papa per promuovere e favorire un accordo di pace tra Ucraina e Russia. A più di un anno dall'inizio dell'invasione russa della nazione ucraina, le vittime sono migliaia e gli sfollati milioni.
A Kiev e Mosca
Zuppi è stato a Kiev all'inizio di giugno. In questo primo viaggio, il suo obiettivo era quello di "ascoltare a fondo le autorità ucraine sulle possibili vie per raggiungere una pace giusta e di sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni".
Pochi giorni dopo, alla fine di giugno, Mosca è stata visitata dal Cardinale in un viaggio che aveva l'obiettivo di "incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire la soluzione dell'attuale tragica situazione e a trovare le vie per raggiungere una pace giusta".
Sebbene la Santa Sede abbia definito "soddisfacenti" i risultati delle due visite, la realtà è che il conflitto è ancora in corso e non sembra esserci speranza per una cessazione degli attacchi nel prossimo futuro.
Il cardinale Matteo Zuppi
Il cardinale Zuppi, di origine romana, proviene dalla Comunità di Sant'Egidio: nel 1973, da studente del liceo classico Virgilio, incontra il fondatore Andrea Riccardi. Da quel momento è stato coinvolto nelle varie attività della comunità, dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli di Roma, alle iniziative per gli anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senzatetto, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti.
Si è laureato in Lettere e Filosofia all'Università La Sapienza e in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Per dieci anni è stato parroco della basilica romana di Santa Maria in Trastevere e assistente ecclesiastico generale della comunità di Sant'Egidio: è stato mediatore in Mozambico nel processo che ha portato alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile.
Nel 2012, dopo due anni come parroco a Torre Angela, Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare di Roma. Francesco lo ha eletto arcivescovo di Bologna nell'ottobre 2015 e quattro anni dopo, il 5 ottobre 2019, lo ha creato cardinale.