Vaticano

Laici e religiosi, membri votanti al prossimo Sinodo

La Santa Sede ha annunciato oggi una serie di cambiamenti nella composizione dell'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi: ai membri votanti si aggiungeranno 10 nuovi membri provenienti da Istituti di Vita Consacrata e 70 membri non vescovi, in rappresentanza di altri fedeli del Popolo di Dio (sacerdoti, persone consacrate, diaconi, fedeli laici).

Maria José Atienza-26 aprile 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
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Il Papa presiede una delle riunioni preparatorie del Sinodo 2024 ©CNS photo/Paul Haring

La 16ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi avrà, per la prima volta, membri non vescovi con diritto di voto. Saranno presenti 10 membri di ordini religiosi (5 donne e 5 uomini) e 70 non vescovi, tra cui sacerdoti, persone consacrate, diaconi e fedeli laici.

Insieme all'inserimento di una nuova figura, la facilitatoriLa novità più importante della prossima Assemblea sarà la presenza di persone esperte che avranno il compito di facilitare i lavori nelle varie fasi dell'Assemblea. Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi incentrato sul tema della sinodalità.

La nota emessa dalla Santa Sede sottolinea che "la normativa vigente continua a fare riferimento alla Costituzione Apostolica Episcopalis Communio con alcune modifiche e novità" e si riferisce all'approvazione da parte di Papa Francesco "dell'estensione della partecipazione all'Assemblea sinodale ai 'non vescovi' (sacerdoti, diaconi, consacrati, laici). Questa scelta si pone in continuità con la graduale appropriazione della dimensione sinodale costitutiva della Chiesa e la conseguente comprensione delle istituzioni attraverso le quali essa viene esercitata".

Dieci religiosi sostituiscono i "dieci chierici".

I dieci religiosi e religiose che faranno parte di questa Assemblea sostituiscono i "dieci chierici appartenenti agli Istituti di vita consacrata, eletti dalle rispettive organizzazioni di rappresentanza dei Superiori generali" che erano previsti nei sinodi precedenti.

Le suore saranno scelte dal Unione Internazionale dei Superiori Generali e i maschi dal Unione dei Superiori Generalirispettivamente.

Donne e giovani, scelti dal Papa

Inoltre, questo Sinodo avrà altri 70 nuovi membri provenienti dalle Chiese locali. Tra loro sono attesi sacerdoti, persone consacrate, diaconi e fedeli laici.

Anche se ciascuna delle Riunioni internazionali delle Conferenze episcopali e l'Assemblea dei Patriarchi delle Chiese cattoliche orientali proporranno 20 nomi, i nuovi membri saranno scelti dal Papa dalla lista risultante di 140 persone. Tra questi, si precisa "che 50% di essi dovranno essere donne e che dovrà essere valorizzata anche la presenza dei giovani". Avranno diritto di voto, cosa che prima non avevano, ed è stato chiesto di tenere conto "non solo della loro cultura generale e della loro prudenza, ma anche delle loro conoscenze, sia teoriche che pratiche, nonché della loro partecipazione a vario titolo al processo sinodale".

D'altra parte, la Santa Sede indica che "oltre ai 70 membri non vescovi sopra menzionati, è opportuno ricordare che sarà possibile contare anche membri non vescovi tra i membri di nomina pontificia".

L'ultima novità di questa Assemblea riguarda "i rappresentanti dei Dicasteri" che parteciperanno e che "sono quelli indicati dal Santo Padre".

La nota emessa dalla Santa Sede ha anche ricordato che "tutte le elezioni devono essere ratificate dal Romano Pontefice", cioè il Papa deve approvare i nomi proposti, vescovi o meno, per essere membri di questa Assemblea.

Alcune conferenze episcopali, come quella spagnola, hanno già annunciato di aver inviato a Roma la loro proposta di vescovi come padri sinodali.

I nomi degli eletti non saranno resi noti finché la loro elezione non sarà confermata dal Papa.

Partecipanti senza diritto di voto

La Santa Sede ha ricordato che, all'Assemblea, "partecipano anche altre persone che non hanno il titolo di "Presidente"". membro", cioè "che non hanno il diritto di voto".

Questi partecipanti senza diritto di voto includono esperti e, per la prima volta, dei facilitatori, cioè persone esperte che avranno il compito di agevolare i lavori nei diversi momenti dell'Assemblea, oltre a "delegati fraterni, membri di altre Chiese e Comunità ecclesiali", come ha sottolineato il Vaticano.

Una spinta alla specificità episcopale

Secondo la Santa Sede, questo allargamento della partecipazione all'Assemblea "rafforza la solidità del processo nel suo insieme, incorporando nell'Assemblea la memoria viva della fase preparatoria, attraverso la presenza di alcuni di coloro che ne sono stati protagonisti, restituendo così l'immagine di una Chiesa-Popolo di Dio, fondata sul rapporto costitutivo tra sacerdozio comune e sacerdozio ministeriale, e dando visibilità alla relazione circolare tra la funzione profetica del Popolo di Dio e la funzione di discernimento dei Pastori".

L'ingresso di membri non vescovi nell'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi non solo non diluisce ma "conferma" la specificità episcopale dell'Assemblea (i vescovi continuano a rappresentare 75% dei partecipanti) ma, allo stesso tempo, "non ne limita la composizione".

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