Vaticano

"La vita interiore non si può improvvisare", ricorda il Papa

Papa Francesco ha parlato all'Angelus del 12 novembre della parabola evangelica delle dieci vergini, "che si riferisce al senso della propria vita".

Paloma López Campos-12 novembre 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
Papa Francesco

Papa Francesco durante l'udienza generale di mercoledì 8 novembre (CNS Photo / Lola Gomez)

Nella sua meditazione dell'Angelus, Papa Francesco ha riflettuto sulla parabola delle dieci vergini (Matteo 25, 1-13) che si legge nel Vangelo domenica 12 novembre. Il Pontefice ha sottolineato all'inizio che questo brano "si riferisce al senso della vita stessa". La nostra vita, ha spiegato, è una preparazione, un'attesa attiva fino a quando "saremo chiamati ad andare incontro a Colui che ci ama di più, Gesù!

La parabola di Cristo delle dieci vergini spiega la differenza tra sapienza e stoltezza. Francesco ha approfondito questi due atteggiamenti vitali. Da un lato, ha notato che "la differenza tra saggezza e stoltezza non sta nella disponibilità", poiché tutte le vergini aspettano lo sposo. "Né sta nella rapidità con cui arrivano all'appuntamento: sono tutte lì con le loro lampade.

Il Santo Padre ha sottolineato che la vera differenza tra saggezza e stoltezza è la "preparazione". L'olio delle lampade è il simbolo della preparazione in questa parabola. "E qual è la caratteristica dell'olio? Non si vede: è dentro le lampade, non attira l'attenzione, ma senza di esso le lampade non fanno luce".

Prendersi cura della propria vita interiore

Francesco ha voluto calare questa idea nella pratica quotidiana, nel nostro presente. "Oggi siamo molto attenti alle apparenze, quello che ci importa è curare la nostra immagine e fare bella figura con gli altri. Ma Gesù dice che la saggezza della vita è in un'altra dimensione: nel prendersi cura di ciò che non si vede, ma che è più importante, perché è dentro di noi". In breve, l'essenziale è prendersi cura della vita interiore.

La cura della vita interiore implica "fermarsi ad ascoltare il cuore, a prestare attenzione ai pensieri e ai sentimenti". Il Papa ha invitato a "dare spazio al silenzio, a saper ascoltare". Ha anche sottolineato l'importanza di mettere da parte la tecnologia "per guardare la luce negli occhi degli altri, nel proprio cuore, nello sguardo di Dio su di noi". Infine, si è rivolto a coloro che hanno un ruolo all'interno della Chiesa. A loro ha suggerito di "non farsi prendere dall'attivismo, ma di dedicare tempo al Signore, all'ascolto della sua Parola, all'adorazione".

Esame personale

Tutto questo, ha sottolineato Francesco, ci porta a concludere che "la vita interiore non si può improvvisare". Per prendersi cura del proprio cuore, bisogna dedicare "un po' di tempo ogni giorno, con costanza, come si fa per ogni cosa importante".

Per concludere la sua meditazione, il Papa ha posto a tutti una domanda: "Cosa sto preparando in questo momento della mia vita? Oltre a tutti i buoni progetti, Francesco ha invitato a chiedersi se stiamo dedicando tempo "alla cura del cuore, alla preghiera e al servizio agli altri, al Signore".

Infine, il Santo Padre si è rivolto a Maria, affinché "ci aiuti a custodire l'olio della vita interiore".

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