Stati Uniti

Difendere la vita di fronte all'aborto, cambiare i cuori

Il 24 giugno 2023 ricorre un anno dall'annullamento della sentenza Roe contro Wade negli Stati Uniti, che segna la fine dell'aborto come diritto costituzionale. In ricordo di questa svolta pro-vita, il vescovo di Arlington, Michael F. Burbidge, del Comitato per le attività pro-vita, ha pubblicato un messaggio.

Paloma López Campos-10 giugno 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
Aborto Stati Uniti

(Unsplash / Maria Oswalt)

Alla fine di giugno, il 24, ricorre il primo anniversario del rovesciamento della Roe v. Wade, segnando il primo anniversario della fine dell'aborto come diritto costituzionale negli Stati Uniti. Questa decisione della Corte Suprema ha rappresentato un'importante svolta nella difesa della vita e, in occasione di questa data, il vescovo Michael F. Burbidge, della Comitato per le attività a favore della vitaha inviato un comunicato.

Perseverare nel lavoro

Questa data, si legge nel messaggio, "è un giorno di continua gioia e gratitudine; un giorno per ricordare gli innumerevoli lavoratori fedeli che si sono dedicati alla preghiera, all'azione, alla testimonianza e al servizio a sostegno della causa della vita; e un giorno per rendere grazie a Dio per la sua infinita fedeltà".

Tuttavia, questo passo compiuto nel 2022 è solo l'inizio. Ci sono ancora Stati in cui la difesa del aborto è ancora in vigore o è stata addirittura protetta giuridicamente con altri strumenti. Per questo motivo, la Conferenza episcopale afferma di persistere "con fiducia nei nostri sforzi per difendere la vita".

Leggi e cuori

Lo sforzo che resta da fare non si limita al campo politico e legislativo. "Il lavoro che ci attende non è solo quello di cambiare le leggi, ma anche quello di contribuire a cambiare i cuori, con la ferma fiducia nel potere di Dio di farlo".

Questo compito è radicato nella "conoscenza della verità e nel coraggio di dirla e di viverla con compassione". Questa compassione è essenziale, come sottolinea mons. Burbidge, perché "ognuno di noi è chiamato a una solidarietà radicale con le donne che affrontano una gravidanza inattesa o difficile".

Solidarietà, si legge nella dichiarazione, significa "fare tutto il possibile per fornire loro il sostegno e l'assistenza di cui hanno bisogno per accogliere i loro figli". Per questo motivo, i vescovi sono grati per gli sforzi e le iniziative di "milioni di cattolici che vivono la chiamata della Chiesa". Vangelo attraverso le parrocchie e le comunità".

Rispetto della vita e responsabilità

Il comunicato incoraggia "tutte le persone di fede e di buona volontà" a lavorare insieme "per proclamare che la vita umana è un dono prezioso di Dio; che ogni persona che riceve questo dono ha delle responsabilità verso Dio, verso se stessa e verso gli altri".

D'altra parte, ricorda che "la società, attraverso le sue leggi e le sue istituzioni sociali, deve proteggere e prendersi cura degli esseri umani in tutte le fasi della loro vita".

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