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Aumentano le violenze contro i cristiani in Europa

In occasione della Giornata internazionale di commemorazione delle vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo, l'Osservatorio contro l'intolleranza e la discriminazione nei confronti dei cristiani in Europa avverte di un'ondata di violenza contro i cristiani nel continente.

Paloma López Campos-22 agosto 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
Cristiani Ucraina

Chiesa distrutta nell'attacco russo all'Ucraina (foto OSV News / Vladyslav Musiienko, Reuters)

Il 22 agosto ricorre la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo. In occasione di questa giornata, l'Osservatorio contro l'intolleranza e la discriminazione nei confronti dei cristiani in Europa (OIDAC) mette in guardia da un'ondata di violenza contro i cristiani.

In un comunicato inviato dall'Osservatorio, il suo direttore esecutivo Anja Hoffmann spiega che "in Occidente si tende a pensare che la violenza contro i credenti sia un problema soprattutto dei Paesi africani e asiatici". Nonostante il fatto che ci siano molti cristiani in pericolo in quei territori, dice, "dovremmo anche prestare molta attenzione a ciò che sta accadendo in Europa".

Crimini d'odio in aumento

Il relazione 2022/2023 pubblicato dall'OIDAC mostra un aumento del 44 % dei crimini d'odio contro i cristiani. Quasi tutti questi attacchi avvengono in chiese o cimiteri, ma sempre più credenti vengono attaccati.

La dichiarazione inviata dall'OIDAC rileva inoltre che dall'inizio del 2024 "sono stati documentati 25 casi di violenza fisica, minacce e tentativi di assassinio contro i cristiani nel Regno Unito, in Francia, Spagna, Italia, Germania, Polonia e Serbia".

Secondo i dati forniti dall'Osservatorio, "un gruppo particolarmente vulnerabile alla violenza è quello dei convertiti cristiani di origine musulmana". Tuttavia, questi casi non ricevono copertura mediatica e passano inosservati agli occhi degli europei, impedendo così alle persone di venire a conoscenza della situazione.

Il rapporto OIDAC

Secondo i dati pubblicati dall'Osservatorio, tra settembre 2022 e agosto 2023, in 30 Paesi europei sono stati commessi 749 crimini di odio anticristiano. Di questi attacchi, 38 sono aggressioni e, di conseguenza, 3 cristiani sono stati uccisi.

I Paesi europei con il maggior numero di attacchi sono Germania, Italia, Francia e Spagna. 

Ma i crimini non si limitano alla violenza fisica. L'Osservatorio rileva anche che, attraverso le limitazioni alla libertà di espressione e le leggi sulle persone LGBTIQ, molti cristiani subiscono repressioni anche per aver professato la propria fede o per aver vissuto secondo le proprie convinzioni.

Alla luce di tutti questi eventi, l'OIDAC "richiama l'attenzione sulla risposta insoddisfacente delle istituzioni europee e sulla scarsa copertura mediatica".

Gli aggressori

Le informazioni raccolte dall'Osservatorio mostrano che la maggior parte degli aggressori sono membri di gruppi di estrema sinistra, femministe radicali o membri del collettivo LGTBIQ.

Oltre a questi gruppi, i cristiani vengono attaccati anche da sette sataniche o da attivisti per il clima. Tuttavia, poiché la maggior parte dei crimini consiste in atti di vandalismo, le forze dell'ordine spesso non sono in grado di identificare gli autori.

L'OIDAC mette inoltre in guardia dalla "normalizzazione degli attacchi contro le chiese da parte di questi gruppi, che a volte rivendicano con orgoglio la responsabilità degli attacchi sui social media".

Mancanza di risorse

Nel suo rapporto, l'Osservatorio osserva anche che "la delicatezza della questione e le limitate risorse e organizzazioni dedicate alla denuncia dei crimini d'odio anticristiani ci inducono a ritenere che il problema sia ancora poco segnalato".

Porre fine alla violenza contro i cristiani

L'OIDAC conclude il suo rapporto offrendo alcune raccomandazioni per porre fine alla violenza contro i cristiani. Tra queste, la revisione della legislazione che discrimina i credenti e il miglioramento della copertura mediatica dei crimini d'odio.

D'altra parte, l'Osservatorio sottolinea la necessità di formare i cristiani a difendere la loro fede in modo informato, fermo e rispettoso, e di aiutarli a comprendere meglio i loro diritti e a costruire ponti di dialogo con persone che non condividono le loro convinzioni.

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