Vaticano

Il Papa chiede di nuovo la pace all'Angelus

Libano, Terra Santa, India e Venezuela erano presenti alla preghiera dell'Angelus del Papa il 4 agosto.

Maria José Atienza-4 agosto 2024-Tempo di lettura: 2 minuti
papa angelus

Una Roma assolata e calda ha accolto la preghiera dell'Angelus di Papa Francesco dal balcone dei palazzi papali con centinaia di pellegrini che, nonostante le alte temperature, hanno voluto accompagnare il pontefice nella tradizionale preghiera mariana.

Dopo la preghiera alla Madonna, il Papa ha rivolto lo sguardo al Libano, ricordando innanzitutto la recente beatificazione del Patriarca Stefano Douayhy, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, che, come ha sottolineato il Pontefice, "è stato un testimone di speranza in un tempo difficile".

Il pontefice ha espresso la sua vicinanza e la sua preghiera per il popolo libanese, che sta attraversando anch'esso momenti difficili e violenti. Ha pregato per le famiglie delle vittime dell'esplosione che, proprio quattro anni fa, ha avuto luogo nel porto di Beirut, causando 217 morti e oltre 7.000 feriti. 

Non soffocate la parola di pace di Dio.

Papa Francesco ha espresso la sua preoccupazione per le violenze in corso in Medio Oriente e ha pregato affinché il conflitto "non si estenda ulteriormente". Oltre a

Il Papa non ha dimenticato il Myanmar e ha lanciato un forte appello per fermare le guerre, con un accenno alla comunità drusa in Israele, Palestina e Libano. "Basta, non soffocate la parola di pace di Dio! La guerra è un fallimento", ha sottolineato con forza il pontefice. 

Anche il Venezuela era presente a questa preghiera. Riferendosi ai tempi difficili del Paese latinoamericano, il Papa ha invitato "tutti a cercare la verità e ad evitare la violenza tra la popolazione, per il bene del popolo e non per interessi di parte".

Infine, ha ricordato le persone colpite dalle recenti piogge torrenziali in India, soprattutto nello Stato del Kerala. 

Prima di congedarsi, il Papa ha voluto sottolineare la festa del Santo Curato d'Ars che la Chiesa celebra il 4 agosto e ha ringraziato tanti parroci "che con zelo e generosità, a volte con grandi sofferenze, spendono la loro vita per Dio e per il loro popolo" e ha chiesto ai fedeli di fare un applauso ai parroci prima di augurare loro un buon pranzo e una buona domenica.

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