Papa Francesco ha fatto svolgere la sua consueta catechesi dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, a causa delle restrizioni imposte dal governo italiano.
In questa occasione, il Santo Padre ha voluto dedicare le sue parole "alla preghiera in comunione con Maria, e ciò avviene proprio nella veglia della Solennità dell'Annunciazione".
Cristo è il ponte
Francesco ha voluto sottolineare la centralità di Gesù Cristo nella preghiera: "Sappiamo che la via principale della preghiera cristiana è l'umanità di Gesù. Infatti, la fiducia tipica della preghiera cristiana non avrebbe senso se il Verbo non si fosse incarnato, donandoci nello Spirito la sua relazione filiale con il Padre. Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per arrivare al Padre (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2674). Ogni preghiera che rivolgiamo a Dio è attraverso Cristo, con Cristo e in Cristo e si realizza attraverso la sua intercessione. Lo Spirito Santo estende la mediazione di Cristo a ogni tempo e luogo: non c'è altro nome con cui possiamo essere salvati (cfr. At 4,12).
È proprio grazie alla mediazione di Cristo che assumono significato e valore gli altri riferimenti che il cristianesimo trova per la sua preghiera e devozione, primo fra tutti la Vergine Maria. "Ella", continua il Papa, "occupa un posto privilegiato nella vita e quindi anche nella preghiera dei cristiani, perché è la Madre di Gesù. Le Chiese orientali l'hanno spesso rappresentata come l'Odigitria, colei che "indica la via", cioè il Figlio Gesù Cristo.
Il ruolo di Maria
Una manifestazione di questa devozione è l'iconografia cristiana, dove "la sua presenza è ovunque, e talvolta con grande rilievo, ma sempre in relazione al Figlio e in funzione di Lui". Le sue mani, i suoi occhi, il suo atteggiamento sono un "catechismo" vivente e puntano sempre al fondamento, al centro: Gesù. Maria è totalmente rivolta a Lui (cfr. CCC, 2674).
Gesù ha esteso la maternità di Maria a tutta la Chiesa quando l'ha affidata al discepolo amato poco prima di morire sulla croce.
Papa Francesco
Essere l'umile servitore del Signore. Questo è il ruolo che "Maria ha occupato durante tutta la sua vita terrena e che ha conservato per sempre", dice Francesco. E continua: "A un certo punto, nei Vangeli, sembra quasi scomparire; ma ritorna nei momenti cruciali, come a Cana, quando il Figlio, grazie al suo attento intervento, compie il primo 'segno' (cfr. Gv 2,1-12), e poi sul Golgota, ai piedi della croce".
Così, "Gesù ha esteso la maternità di Maria a tutta la Chiesa quando l'ha affidata al discepolo amato poco prima di morire sulla croce. Da quel momento in poi, tutti noi siamo posti sotto il suo manto, come si vede in certi affreschi e dipinti medievali".
Preghiere a Nostra Madre
I modi in cui i cristiani si sono rivolti a lei sono davvero significativi: "iniziamo a pregarla con alcune espressioni a lei rivolte, che si trovano nei Vangeli: "piena di grazia", "benedetta tra le donne" (cfr. CCC, 2676s.). Il titolo "Theotokos", "Madre di Dio", ratificato dal Concilio di Efeso, fu presto aggiunto alla preghiera dell'Ave Maria. E allo stesso modo, come nel Padre Nostro, dopo la lode aggiungiamo la supplica: chiediamo a nostra Madre di pregare per noi peccatori, di intercedere con la sua tenerezza, "ora e nell'ora della nostra morte". Ora, nelle situazioni concrete della vita, e nel momento finale, perché ci accompagni nel passaggio alla vita eterna".
"Maria è sempre presente al capezzale dei suoi figli che lasciano questo mondo. Se qualcuno è solo e abbandonato, lei è lì vicino, proprio come era al fianco di suo Figlio quando tutti lo avevano abbandonato".
Con tenerezza materna
Il Papa ha voluto anche accennare alla situazione attuale del mondo: "Maria è stata presente nei giorni della pandemia, vicina a persone che purtroppo hanno terminato il loro cammino terreno in una condizione di isolamento, senza il conforto della vicinanza dei propri cari. Maria è sempre presente, con la sua tenerezza materna. Le preghiere rivolte a lei non sono vane".
Maria ci difende nei pericoli, si prende cura di noi, anche quando siamo presi dalle nostre cose e perdiamo il senso dell'orientamento.
Papa Francesco
Francesco afferma che Maria è "la donna del "sì", che ha prontamente accolto l'invito dell'Angelo, risponde anche alle nostre suppliche, ascolta le nostre voci, anche quelle che rimangono chiuse nel nostro cuore, che non hanno la forza di uscire, ma che Dio conosce meglio di noi. Come e più di ogni buona madre, Maria ci difende nei pericoli, si prende cura di noi, anche quando siamo presi dalle nostre cose e perdiamo il senso dell'orientamento, mettendo in pericolo non solo la nostra salute ma anche la nostra salvezza".
Il Santo Padre ha concluso con la convinzione che "Maria è lì, che prega per noi, che prega per quelli che non pregano". Perché è nostra Madre".