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Il Papa incoraggia "una nuova alleanza tra giovani e anziani".

Papa Francesco ha detto ieri all'Angelus e alla Messa celebrata dal Prefetto della Nuova Evangelizzazione, Mons. Rino Fisiquella, che "i nonni hanno bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno dei nonni: hanno bisogno di parlare, di incontrarsi!

Rafael Miner-26 luglio 2021-Tempo di lettura: 4 minuti
nonni

Foto: Foto CNS/Paul Haring

Oggi la Chiesa in Spagna celebra la festa di San Gioacchino e Sant'Anna, genitori della Vergine Maria, nel 26° anniversario della nascita della Vergine. Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Nel Angelus ieri a Roma, Papa Francesco ha chiesto "un applauso per tutti i nonni, per tutti! Nonni e nipoti, giovani e anziani insieme hanno manifestato uno dei volti più belli della Chiesa e hanno mostrato l'alleanza tra le generazioni. Vi invito a celebrare questa Giornata in tutte le comunità e a visitare i nonni e gli anziani, coloro che sono più soli, per dare loro il mio messaggio, ispirato alla promessa di Gesù: "Io sono con voi tutti i giorni".

"Chiedo al Signore che questa festa aiuti noi anziani", ha aggiunto il Santo Padre, "a rispondere alla sua chiamata in questa fase della vita e a mostrare alla società il valore della presenza dei nonni e degli anziani, soprattutto in questa cultura dell'usa e getta".

Il Papa ha riassunto alcuni degli argomenti che aveva esposto nell'omelia della Messa letta due ore prima da monsignor Rino Fisiquella, prefetto del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. "I nonni hanno la linfa della storia che sale e dà forza all'albero che cresce. Mi viene in mente - credo di averlo già citato - quel passo di un poeta: 'ciò che fiorisce nell'albero vive di ciò che è sepolto in esso'".

"Senza il dialogo tra giovani e nonni", ha proseguito Francesco, "la storia non va avanti, la vita non va avanti: dobbiamo riprenderlo, è una sfida per la nostra cultura. I nonni hanno il diritto di sognare guardando i giovani, e i giovani hanno il diritto al coraggio della profezia prendendo la linfa dei nonni. Per favore, fate questo: incontrate i nonni e i giovani e parlate, dialogate. E renderà tutti felici.

"Giovani e anziani, insieme".

Poche ore prima, l'arcivescovo Rino Fisiquella, prefetto del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, che ha celebrato la Santa Messa in San Pietro a nome del Papa, ha letto l'omelia preparata dal Santo Padre per la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani.

In essa, Papa Francesco ha fatto riferimento alla "fame" che i nonni hanno oggi di noi, "della nostra attenzione, della nostra tenerezza, del sentirci vicini". Alziamo lo sguardo verso di loro, come Gesù fa con noi". Poi, commentando la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha detto: "Condividete. Avendo visto la fame di quelle persone, Gesù vuole saziarle. E lo fa grazie al dono di un ragazzo, che offre i suoi cinque pani e due pesci. È molto bello che un ragazzo, un giovane uomo, che condivide ciò che ha, sia al centro di questo miracolo di cui hanno beneficiato tanti adulti, circa cinquemila persone.

"Oggi abbiamo bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, per condividere il tesoro comune della vita, per sognare insieme, per superare i conflitti tra le generazioni al fine di preparare il futuro per tutti", ha sottolineato il Papa. "Senza questa alleanza di vita, di sogni e di futuro, rischiamo di morire di fame, perché aumentano i legami spezzati, la solitudine, l'egoismo e le forze disgregatrici. Nelle nostre società abbiamo spesso dato vita all'idea che "ognuno deve prendersi cura di se stesso". Ma questo uccide.

"Il Vangelo ci esorta a condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo; solo così possiamo essere soddisfatti. Ho spesso ricordato ciò che dice il profeta Gioele a questo proposito (cfr. Gioele 3:1): Giovani e anziani insieme", ha aggiunto il Santo Padre. "I giovani, profeti del futuro che non dimenticano la storia da cui provengono; gli anziani, sognatori mai stanchi che trasmettono la loro esperienza ai giovani, senza ostacolarli nel cammino. Giovani e anziani, il tesoro della tradizione e la freschezza dello Spirito. Giovani e anziani insieme. Nella società e nella Chiesa: insieme".

Il Santo Padre ha anche fatto riferimento alla memoria degli anziani e al rischio di perdere le proprie radici. "Non perdiamo la memoria di cui i nostri anziani sono portatori, perché siamo figli di quella storia, e senza radici appassiremo", ha detto. "Hanno vegliato su di noi durante le fasi della nostra crescita, ora tocca a noi vegliare sulla loro vita, alleviare le loro difficoltà, essere attenti ai loro bisogni, creare le condizioni per facilitare i loro compiti quotidiani e non farli sentire soli".

Benedetto XVI e i nonni

Quindici anni fa, durante il V Incontro Mondiale delle Famiglie a Valencia nel 2006, l'allora Papa Benedetto XVI si rivolse in particolare ai nonni, dopo che l'attore italiano Lino Banfi lo aveva definito "il nonno del mondo".

Durante l'incontro festivo, secondo quanto riportato da numerosi media, tra cui Radio Vaticana, ha detto: "Vorrei ora riferirmi ai nonni, che sono così importanti nelle famiglie. Possono essere - e spesso lo sono - i garanti dell'affetto e della tenerezza che ogni essere umano ha bisogno di dare e ricevere. Danno ai più piccoli la prospettiva del tempo, sono la memoria e la ricchezza delle famiglie. Speriamo che, in nessun caso, siano esclusi dalla cerchia familiare. Sono un tesoro che non possiamo togliere alle nuove generazioni, soprattutto quando testimoniano la fede di fronte all'avvicinarsi della morte".

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