Più di venti sacerdoti diocesani stanno svolgendo il loro lavoro pastorale nelle zone più colpite dalla tragedia. Dai loro centri parrocchiali, a volte trasformati in centri logistici per cibo e materiali, stanno cercando di alleviare i bisogni primari delle popolazioni. Come è noto, gli aiuti tardano ad arrivare e resta ancora molto lavoro da fare in termini di ricostruzione e accompagnamento. Oltre agli aiuti diretti che migliaia di volontari hanno inviato durante questo lungo fine settimana, in molte parrocchie spagnole le raccolte di questa domenica sono state destinate alla Caritas di Valencia. Il Bizum creato da questa entità (38026) può essere un modo semplice e sicuro per collaborare.
Il delegato episcopale di Cáritas Española, Luis Miguel Rojo, ha sottolineato ad Alfa y Omega che "molti dei nostri volontari sono stati colpiti, hanno perso la casa o, peggio ancora, i parenti o gli amici. I nostri volontari fanno parte del tessuto sociale: c'erano prima, ci sono ora e continueranno a esserci anche quando quasi non ricorderemo cosa è successo".
Immagini virali
Il sacerdote Gustavo Riveiro, mostra un'immagine recuperata del Cristo reclinato della parrocchia di San Jorge: "la sua immagine con il volto pieno di fango ci ricorda gli oltre cento morti di Paiporta, il numero di dispersi ancora non quantificabile, e le loro famiglie, che è la vera tragedia, quella delle persone che hanno perso la vita. Tutto il resto sarà recuperato quando sarà possibile, e se sarà possibile...".
Un'altra immagine che ha fatto il giro del mondo mostra il sacerdote Federico Ferrando con una suora e alcuni volontari nella città di Paiporta.
Una parrocchia, un centro di campagna
La parrocchia di Nuestra Señora de Gracia a La Torre, la cui foto è in cima a questo articolo, è diventata un centro di raccolta di cibo e beni di prima necessità. È l'immagine vivente della Chiesa come ospedale da campo. Insieme alla collaborazione del Municipio e della Protezione Civile, coordina più di 200 volontari che ogni giorno portano avanti questo centro logistico che si occupa dei bisogni primari della popolazione.
L'arcivescovo di Valencia, Enrique Benavent, ha visitato la parrocchia e le principali città distrutte per accompagnare le persone colpite e mostrare la sua vicinanza e il suo sostegno. La diocesi di Valencia è grata per le espressioni di solidarietà che arrivano costantemente, sia dalla Spagna che da altri Paesi.
Le parole del Papa
Nel angelus che il Papa Domenica 3, in Piazza San Pietro, ha chiesto di continuare a pregare per Valencia, "che sta soffrendo molto in questi giorni", e ha interpellato direttamente i fedeli con due domande: "Cosa sto facendo per la gente di Valencia? Prego, offro qualcosa? Pensate a questa domanda.
Pochi giorni prima, il 31 ottobre, aveva espresso la sua solidarietà in un video inviato a Luis Argüello, presidente della Conferenza episcopale spagnola.