Vaticano

Unità e pace per l'Europa, il sogno di Papa Francesco

Il Papa ha sottolineato la necessità di un'unità intesa come elemento che "rispetti e valorizzi le singolarità, le peculiarità dei popoli e delle culture" per l'Europa.

Giovanni Tridente-23 marzo 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
Comece Europa

Papa Francesco saluta il neoeletto presidente della COMECE, mons. Mariano Crociata ©CNS photo/Vatican Media

Due grandi sogni, quello dell'unità e quello della pace per l'Europa. È quanto ha confidato Papa Francesco nell'udienza con i partecipanti all'Assemblea Plenaria dell'Unione Europea. Commissione delle Conferenze episcopali dell'Unione europea (COMECE)che ha recentemente rinnovato i suoi organi.

Sogni che già appartenevano al ".padri fondatori"Questi valori, che hanno ispirato il "Progetto Europa", saranno ancora una volta l'orizzonte e il punto di riferimento per i prossimi anni.

In particolare - il Pontefice è stato implacabile - è decisiva l'"unità", non intesa come uniformità o omologazione, ma come elemento che "rispetta e valorizza le singolarità, le peculiarità dei popoli e delle culture".

La ricchezza di EuropaInfatti, "sta nella convergenza di diverse fonti di pensiero ed esperienze storiche" e il continente avrà un futuro se saprà essere "veramente un'unione e non una riduzione di Paesi con le loro rispettive caratteristiche". Insomma, "unità nella diversità", come ha spesso ripetuto il Santo Padre, per evitare il prevalere della burocrazia o del paradigma tecnocratico, elementi che non entusiasmano la gente e tanto meno attraggono le nuove generazioni.

Leggere i segni dei tempi

In questa sfida, il ruolo dell'ispirazione cristiana rimane centrale e la Chiesa è chiamata a partecipare a questa rinascita formando persone che "leggendo i segni dei tempi, sappiano interpretare il progetto europeo nella storia di oggi".

È un momento, oggi, in cui la salvaguardia della pace rimane centrale. E mentre continua il drammatico conflitto in Ucraina, è necessario affiancare alle tante espressioni di solidarietà, esercitate ad esempio nell'accoglienza dei rifugiati, un "impegno coeso per la pace", nella consapevolezza che "la guerra non può e non deve più essere considerata come soluzione dei conflitti", come ha scritto lo stesso Papa Francesco in Fratelli tutti. Inoltre, "se i Paesi dell'Europa di oggi non condividono questo principio etico-politico, significa che si sono allontanati dal sogno originario".

Valori e contributo professionale

Inoltre, devono essere all'altezza del compito, nonostante la fatica e la complessità della situazione storica che stiamo vivendo. A questo proposito, la Commissione delle Conferenze episcopali dell'intero continente europeo deve portare il suo "valore e contributo professionale", con profezia, lungimiranza e creatività. Un'opera per la pace", ha concluso il Papa, dove "sono necessari sia architetti che artigiani"; anzi, dove un vero costruttore è entrambi.

Il COMECE è un organismo creato nel 1980, riconosciuto dalla Santa Sede, che riunisce i vescovi europei su questioni riguardanti la politica e la legislazione dell'Unione europea, da non confondere con il Consiglio episcopale europeo. CCEEche è invece il Consiglio delle Conferenze episcopali europee.

Nuova presidenza

L'Assemblea Generale tenutasi qualche giorno fa per eleggere i nuovi membri del Comitato Permanente, ha eletto come Presidente il Vescovo italiano Mariano Crociata, finora Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, che sostituisce il Cardinale Jean Claude Hollerich al termine del suo mandato quinquennale, e tra l'altro Relatore Generale del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità.

Rimantas Norvila, vescovo di LituaniaNuno Bras da Silva Martins, vescovo del Portogallo, e Czeslaw Kozon, delegato dei vescovi dei Paesi scandinavi.

Nel suo saluto al Pontefice, il neoeletto Presidente ha ribadito l'impegno della Commissione nei confronti delle fasce più deboli della società, con particolare attenzione al dramma delle migrazioni e delle richieste di asilo, così come l'attenzione all'ecologia integrale e al tema della libertà religiosa.

Il 20 marzo, inoltre, la Comece ha firmato un memorandum d'intesa con la Federazione delle associazioni familiari cattoliche d'Europa (Fafce), presieduta dall'avvocato italiano Vincenzo Bassi, per rafforzare la cooperazione nel campo delle politiche familiari a livello europeo.

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