Vaticano

Francesco invita a "essere strumenti di unità e di pace" e a "superare l'odio".

Nell'Udienza di oggi, che precede la giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace di venerdì 27, Papa Francesco ha chiesto ai pellegrini di lingua spagnola di "essere strumenti di unità e di pace, stabilendo relazioni cordiali in mezzo a noi, che contribuiscano a superare l'odio e le opposizioni che feriscono e dividono la grande famiglia umana". La catechesi era sui Santi Cirillo e Metodio.

Francisco Otamendi-25 ottobre 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
Papa Francesco

Papa Francesco durante la preghiera per i migranti e i rifugiati in Vaticano il 19 ottobre (Foto CNS / Vatican Media)

L'appello alla pace, alla ricerca di processi di pace, alla preghiera e alla penitenza per la pace, è stato una costante della catechesi del Santo Padre Francesco di questo mercoledì mattina nel Pubblico generale in Piazza San Pietro. 

Nell'ambito della serie "Passione per l'evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", la meditazione del Papa, basata sugli Atti degli Apostoli, si è concentrata sui "Santi Cirillo e Metodio, Apostoli degli Slavi", ricordando che "il mio predecessore San Giovanni Paolo II li ha proclamati Apostoli degli Slavi". co-patroni d'Europa".

Nel suo discorso ai pellegrini di lingua spagnola, italiana, portoghese e araba, il Santo Padre ha rivolto speciali appelli e petizioni per la pace. In italiano, al termine dell'udienza ha confessato che "penso sempre alla grave situazione in cui viviamo". Palestinain IsraeleContinuo a pregare per il rilascio degli ostaggi e per l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Continuo a pregare per coloro che stanno soffrendo.

Ha poi affermato che "è necessario incoraggiare i processi di pace in Medio Oriente, nella martoriata Ucraina e in tante regioni dilaniate dalla guerra", e ha ricordato che "dopodomani, venerdì 27 ottobre, assisteremo a un'azione di pace in Medio Oriente". Giornata di digiuno, preghiera e penitenza Alle 18, in San Pietro, ci riuniremo per invocare la pace nel mondo".

L'urgenza della pace

Come riportato all'inizio, il Papa ha pregato il Signore "per intercessione dei santi Cirillo e Metodio, affinché ci conceda di essere strumenti di unità e di pace"L'obiettivo è contribuire a "superare l'odio e le opposizioni" che dividono la famiglia umana. 

In modo simile, il Papa ha incoraggiato i fedeli di lingua portoghese "in questo momento, non permettiamo che le nubi del conflitto oscurino il sole della speranza. Al contrario, affidiamo alla Madonna l'urgenza della pace, affinché tutte le culture si aprano al soffio di armonia dello Spirito Santo".

E ai popoli di lingua araba: "Gesù è la vera luce. Chi cammina con lui non inciamperà". Non è stato Lui a dirci: "Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Gv 8,12).

Messaggi per la solennità di Ognissanti

Nel corso dell'udienza, il Papa ha dato anche suggerimenti sulla solennità di Tutti i Santi, che ricorre la prossima settimana. Per esempio, ai pellegrini di lingua francese ha detto: "La prossima settimana è la Solennità di Tutti i Santi. Prepariamoci a questa bella festa chiedendo ai santi delle nostre famiglie di sostenerci nel cammino, a volte faticoso, della fedeltà al Vangelo, e di custodire i nostri cuori nella speranza di condividere la loro gioia con il Signore e con tutti coloro che abbiamo amato e conosciuto".

Ai cittadini di lingua tedesca ha detto: "La prossima settimana celebriamo la solennità di Tutti i Santi. Qui a Roma si possono scoprire molti luoghi che ci invitano a incontrare i Santi. Affidiamo tutte le nostre intenzioni alla loro intercessione.

Come di consueto, il Papa ha salutato anche i pellegrini di altre lingue. Ad esempio, ai pellegrini di lingua inglese, "specialmente i gruppi provenienti da Inghilterra, Irlanda, Albania, Danimarca, Norvegia, Zimbabwe, Indonesia, Filippine, Vietnam, Canada e Stati Uniti d'America; in particolare i Patrons of the Vatican Museums, lo Stato della Louisiana, i membri dell'Associazione dei Direttori delle Conferenze Cattoliche Statali e un gruppo di cappellani militari. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore Gesù Cristo".

Inculturare la fede

Nella sua riflessione sui santi Cirillo e Metodio all'inizio dell'udienza, il Pontefice li ha definiti "missionari con la passione per l'evangelizzazione" e ha evidenziato "tre aspetti importanti della testimonianza di questi santi: unità, inculturazione e libertà".

"Cirillo e Metodio hanno sempre evangelizzato uniti a Cristo e alla Chiesa. Anche oggi è urgente essere uniti nell'annuncio del Vangelo", ha concluso il Papa.

Inoltre, questi due monaci "si sono talmente immersi in quella cultura - così inculturati - che hanno persino creato un proprio alfabeto, che ha permesso di tradurre la Bibbia e i testi liturgici nelle lingue slave, favorendo così la diffusione della Buona Novella in quelle terre". 

"Cristo non costruisce muri". 

"L'evangelizzazione e la cultura sono strettamente connesse. Inculturazione è molto importante", ha aggiunto il Santo Padre. "La vera missione è nemica di ogni chiusura, di ogni nazionalismo. È "gentile": si identifica con il popolo che annuncia, senza pretese di superiorità. Cristo non mortifica, non sigilla, non costruisce muri, ma stimola le energie più belle dei popoli".

Infine, "vorrei sottolineare che, nonostante le critiche e gli ostacoli, Cirillo e Metodio erano caratterizzati da una libertà evangelica che li portava a seguire le ispirazioni dello Spirito Santo e ad aprirsi al futuro che Dio mostrava loro". 

Papa Francesco ha concluso la catechesi con la seguente richiesta: "Esorto tutti a pregare quotidianamente il Santo Rosario, imparando dalla Vergine Maria a vivere ogni evento in unione con Gesù".

L'autoreFrancisco Otamendi

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