Vaticano

Il Sinodo di ottobre delinea temi e sfide con l'Instrumentum Laboris

La presentazione dell'Instrumentum Laboris della seconda parte del Sinodo concretizza i temi e le azioni della Chiesa in questo momento.

Andrea Acali-9 luglio 2024-Tempo di lettura: 5 minuti
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Il Cardinale Grech durante il suo discorso

Un documento lungo, composto da 112 punti divisi in due sezioni, più un'introduzione e le conclusioni. Questo è il schema del Instrumentum Laboris che servirà da guida per la seconda sessione dell'assemblea sinodale del prossimo ottobre "Come essere una Chiesa sinodale missionaria". 

Nuovi ministeri battesimali come l'ascolto, il ruolo delle donne nei processi decisionali della Chiesa, compresa la questione del diaconato, nuove modalità di esercizio del ministero petrino e la rivitalizzazione dei Consigli pastorali sono alcuni degli aspetti che emergono dal documento che servirà da base per i lavori dell'Assemblea.

Vari livelli di ascolto

Il Cardinale Grech, Segretario Generale del Sinodo, ha spiegato come "nel periodo tra la Prima e la Seconda Sessione, il cammino del Sinodo ha continuato ad essere caratterizzato da un profondo esercizio di ascolto, un ascolto condotto a vari livelli. 

È stato così confermato che il Sinodo è soprattutto una formidabile palestra di ascolto". Un ascolto che coinvolge "il senso della fede del popolo di Dio, la voce dei pastori e il carisma dei teologi". Grech ha ricordato che "dopo la celebrazione della Prima Sessione, il Sinodo è "tornato" - per così dire - alle Chiese locali". 

Una seconda consultazione che ha portato, "nonostante i tempi ristretti", a far pervenire alla Segreteria Generale del Sinodo "ben 108 Sintesi nazionali preparate dalle Conferenze episcopali (su 114), a cui vanno aggiunte 9 Risposte ricevute dalle Chiese cattoliche orientali, 4 dalle Riunioni internazionali delle Conferenze episcopali e la Sintesi dell'Unione dei Superiori generali e dell'Unione internazionale dei Superiori generali rappresentanti la vita consacrata". 

Questo ricco materiale, a cui vanno aggiunte le Osservazioni liberamente inviate da singoli e gruppi (tra cui anche alcune Facoltà di Teologia e Diritto Canonico), costituisce l'ossatura portante del documento presentato oggi, perché il suo scopo è ora quello di sottoporre al discernimento di alcuni - i Membri del Sinodo, che si riuniranno di nuovo in ottobre - ciò che è stato detto da tutti - le Chiese locali in cui vive il Popolo di Dio". 

Il cardinale maltese ha anche ricordato le consultazioni e gli incontri con i teologi, che hanno portato alla "costituzione di 5 Gruppi di studio, composti da 33 esperti con diversa formazione ed esperienza, chiamati ad approfondire alcune delle questioni di fondo che permeano il Rapporto di sintesi": il volto sinodale missionario della Chiesa locale (1), dei raggruppamenti di Chiese (2) e della Chiesa universale (3), nonché il metodo sinodale (4) e la questione del "luogo", inteso non solo in senso geografico, ma anche culturale e inscindibilmente teologico (5). 

I contributi di questi gruppi sono stati incorporati anche nell'Instrumentum Laboris e costituiranno la base di un sussidio teologico che sarà pubblicato prossimamente". 

A questi cinque gruppi se ne sono aggiunti altri 10, annunciati dal Papa, chiamati ad approfondire "temi sui quali l'Assemblea sinodale ha già raggiunto un significativo consenso e che, pertanto, sono sembrati sufficientemente maturi per poter passare alla fase di elaborazione di concrete proposte di riforma da sottoporre al Santo Padre". 

Questi Gruppi sono già operativi o, in alcuni casi, lo diventeranno presto: presenteranno un primo rapporto delle loro attività alla Seconda Sessione, in vista di offrire le loro conclusioni al Vescovo di Roma possibilmente nel giugno 2025. 

Inoltre, dal 2023 è operativa la Commissione dei Canonisti, chiamata a studiare un progetto di riforma delle norme canoniche direttamente coinvolto nel processo sinodale. Più recentemente, il SECAM (Simposio delle Conferenze Episcopali dell'Africa e del Madagascar) ha avviato un percorso di discernimento teologico e pastorale sull'accompagnamento delle persone in situazione di poligamia.

Anche questi due organismi forniranno una prima valutazione delle loro attività in ottobre.

La sintesi dell'ascolto

Il processo sinodale ha poi incluso l'ascolto dei pastori, sia vescovi che parroci: "Le loro voci risuonano anche nel documento pubblicato oggi", ha detto Grech, che ha descritto l'Insrtumentum Laboris come "un colorato concerto di voci, una vera polifonia, ricca di timbri e accenti".

Da parte sua, il relatore generale, il cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, ha illustrato il lavoro delle Chiese locali svolto dalla chiusura della prima sessione: "Le relazioni ricevute mostrano una Chiesa viva e in movimento. Infatti, ciò che più risalta leggendo non solo le relazioni, ma anche le esperienze e le buone pratiche giunte alla Segreteria Generale, è che il sinodo, il processo sinodale, è stato e continua ad essere un tempo di grazia che sta già portando numerosi frutti nella vita della Chiesa. Dal Kenya all'Irlanda, dalla Corea al Brasile, le relazioni sottolineano questo rinnovato dinamismo che l'ascolto offerto e ricevuto sta portando alle comunità". 

E non solo: "Essi attestano unanimemente, senza nascondere le fatiche e le difficoltà della conversione sinodale, anche un sentimento di gioia e di gratitudine, come riportato, ad esempio, dalla Conferenza episcopale statunitense". 

Un altro elemento particolarmente interessante, ha sottolineato Hollerich, "fu l'adozione diffusa della 'Conversazione nello Spirito': questo metodo sinodale fu introdotto nelle riunioni di varie strutture ecclesiali.

Il Cardinale ha anche ricordato le iniziative di formazione sulla sinodalità e alcuni frutti già evidenti: una certa maturità nel cammino sinodale delle Chiese locali, il campanilismo evidente nei contributi, la capacità di rilettura e autovalutazione.

Da parte loro, i due segretari speciali dell'Assemblea, padre Giacomo Costa e monsignor Riccardo Battocchio, hanno avuto il compito di illustrare più nel dettaglio i contenuti dell'Instrumentum Laboris. "L'introduzione è fondamentale per la comprensione del documento", ha detto Costa, ricordando l'affermazione di una Chiesa africana: "D'ora in poi nessuno potrà più considerare le Chiese locali come semplici riceventi dell'annuncio del Vangelo senza poter dare alcun contributo. La Chiesa è armonica, non omogenea, ed è un'armonia che non può essere data per scontata".

Prima sezione: Le basi

Battocchio ha spiegato che la prima sezione, "Fondazioni", contiene "elementi che sostengono e orientano il cammino di conversione e riforma che il popolo di Dio è chiamato a percorrere". Raccoglie i frutti del cammino iniziato nell'ottobre 2021, ma che ha radici più lontane. Serve a verificare l'esistenza di un consenso su alcuni aspetti decisivi: essere popolo di Dio, essere segno dell'unità in Cristo, essere una Chiesa che accoglie ed è chiamata a donare".

Battocchio ha affermato che dal "riconoscimento delle differenze tra uomini e donne, ci sarà bisogno di un maggiore riconoscimento dei carismi, della vocazione e del ruolo delle donne in tutti gli ambiti della vita della Chiesa" e "dovranno essere esplorate nuove forme ministeriali e pastorali". La riflessione sull'accesso delle donne al diaconato sarà affrontata dal gruppo di studio 5, in collaborazione con il Dicastero per la Dottrina della Fede.

Seconda sezione: relazioni, percorsi e luoghi

La seconda sezione è divisa in tre parti. La prima tratta delle "relazioni", a partire dalla "relazione fondante con Dio". Seguono le relazioni tra i battezzati, quelle che conservano la comunione con i ministri e quelle tra le chiese. Prevede la possibilità di istituire altre forme di ministero battesimale, come il ministero dell'ascolto e dell'accompagnamento", distinte e differenziate dai ministeri ordinati.

Di seguito il capitolo "Percorsi". Un'esigenza molto forte è quella della "formazione integrale con momenti comuni condivisi". Poi la formazione al discernimento: "lasciarsi guidare dallo Spirito". Poi il "tema essenziale" delle decisioni: "Come sviluppare modalità di decisione nel rispetto dei ruoli". Infine, la trasparenza, non solo nell'ambito degli abusi sessuali e finanziari, ma anche, ad esempio, nei modi di rispettare la dignità umana. 

L'ultima parte si riferisce ai "Luoghi", cioè ai contesti concreti in cui si incarnano le relazioni. Partendo dalla pluralità delle esperienze ecclesiali, l'Instrumentum Laboris "ci invita ad andare oltre una visione statica dei luoghi. 

L'esperienza del radicamento territoriale è cambiata nel corso degli anni. Molta attenzione viene data all'ambiente digitale, così come a "ripensare alcuni aspetti dell'articolazione territoriale della Chiesa e a valorizzare la circolarità della realtà ecclesiale". 

In questa prospettiva, si propone una rivalutazione dei Consigli particolari. 

Infine, il servizio all'unità del Vescovo di Roma, per studiare modalità di esercizio del ministero petrino aperte alla nuova situazione del cammino ecumenico e verso l'unità dei cristiani.

L'autoreAndrea Acali

-Roma

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