In occasione dell'anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, è stato firmato un accordo accordo di lavorare insieme per l'eliminazione delle armi nucleari nel mondo. Il patto è firmato dalle arcidiocesi di Santa Fe, Seattle e Nagasaki e dalla diocesi di Hiroshima.
Il primo obiettivo è quello di raggiungere progressi significativi entro l'agosto 2025, l'80° anniversario del bombardamento. A tal fine, vengono chiarite una serie di misure relative sia alla sfera politica che a quella religiosa.
Politica e armi nucleari
Nel comunicato inviato dai firmatari, essi invitano tutti i leader politici a collaborare a questo lavoro e delineano alcuni passi concreti per raggiungere gli obiettivi. In primo luogo, chiedono il riconoscimento della "tremenda e duratura sofferenza umana inflitta dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki". Chiedono inoltre di riconoscere "l'impatto ambientale causato dall'estrazione dell'uranio e dalla ricerca, produzione e sperimentazione di armi nucleari in tutto il mondo".
Il terzo punto del patto è quello di "ribadire che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta". A questo proposito, l'accordo menziona che il G20 del novembre 2022 ha dichiarato che l'uso e la minaccia di uso di armi nucleari sono "inaccettabili".
D'altra parte, chiede di impegnarsi a prendere "misure concrete per prevenire una nuova corsa agli armamenti, per impedire l'uso di armi nucleari e per compiere progressi nel disarmo nucleare". Oltre a questi impegni, il patto ricorda "il mandato internazionale di perseguire seri negoziati multilaterali che portino al disarmo nucleare, come promesso più di mezzo secolo fa nel Trattato di non proliferazione del 1970".
Come ultimo passo politico, l'accordo chiede di "sostenere il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, firmato e ratificato per la prima volta dai paesi dell'Unione Europea". Vaticano".
Azione della Chiesa
Da parte loro, i leader religiosi si sono impegnati a creare un'iniziativa per promuovere un mondo senza armi nucleari. In questo sforzo sperano di avere la collaborazione di altre diocesi e leader di altre fedi.
Nell'ambito dell'iniziativa, le arcidiocesi e la diocesi intraprenderanno alcune azioni concrete come:
-Ascoltando e parlando con sopravvissuti ai bombardamenti, minatori di uranio, attivisti per la pace, ingegneri nucleari, militari e diplomatici;
-chiedere l'aiuto di Dio attraverso la preghiera e celebrando almeno una Messa annuale con questa speciale intenzione di porre fine alle armi nucleari e con una colletta per sostenere le vittime e riparare i danni ambientali;
-Promuovere la firma e la ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.
Il comunicato degli arcivescovi e dei vescovi invita "i sacerdoti, i religiosi e i laici a partecipare attivamente a questo partenariato", in modo da "creare un'eredità di pace per le generazioni presenti e future".
La nota che annuncia l'accordo si conclude con un appello all'intercessione di Cristo e di Maria per il successo di questa iniziativa.