Dopo l'annuncio a sorpresa di Papa Francesco che il processo sinodale della Chiesa in corso è stato prolungato di un altro anno - oltre alla fase già programmata dell'ottobre 2023, la conclusione avverrà nel 2024 - questo mese entra nel vivo la fase continentale del sinodo, che durerà fino al prossimo marzo.
Il Pontefice ritiene necessario procedere con cautela, senza fretta, affinché si possano raccogliere i numerosi frutti che questo processo sta generando. "raggiungere la loro piena maturità". Questa, almeno, è la motivazione ufficiale, ma si sposa perfettamente anche con la corretta comprensione di questo strumento voluta quasi sessant'anni fa da San Paolo VI: non è un parlamento, ma piuttosto "un momento di grazia, un processo guidato dallo Spirito che fa nuove tutte le cose".come Francesco ha recentemente ricordato a un gruppo di pellegrini francesi.
Documento per la fase continentale
Pochi giorni fa, presso la Sala Stampa vaticana, è stato presentato ai giornalisti il documento per la fase continentale, frutto dell'ampia consultazione della prima fase del processo sinodale, in cui sono state coinvolte le comunità locali e le conferenze episcopali.
Il testo, che è ora a disposizione di tutta la comunità ecclesiale, è stato redatto alla fine di settembre da un gruppo di oltre 50 esperti provenienti da tutto il mondo, riuniti presso il Centro Giovanni XXIII di Frascati, a pochi chilometri da Roma, per elaborare una sintesi delle centinaia di documenti ricevuti dalla Segreteria del Sinodo. Oltre alle Conferenze episcopali (112 su 114) e alle Chiese cattoliche orientali, hanno partecipato alla prima fase di consultazione anche congregazioni religiose, associazioni e movimenti ecclesiali e dicasteri vaticani.
Un'esperienza unica e straordinaria
Incontrando Papa Francesco al termine di questi dodici giorni di lavori di sintesi, caratterizzati dal metodo della conversazione spirituale, il cardinale Mario Grech, segretario generale del sinodo, ha definito l'esperienza "molto speciale". "unico e straordinario".per aver reso possibile la conoscenza "la ricchezza dei frutti che lo Spirito sta portando nel Santo Popolo di Dio"..
Ha aggiunto il cardinale Grech: "Possiamo dire che la Chiesa si offre come casa per tutti, perché l'esperienza di sinodalità che stiamo vivendo ci porta ad 'allargare lo spazio della tenda' per accogliere davvero tutti"..
Giacomo Costa, che guida la commissione preparatoria, ed è stato co-presieduto dal cardinale Grech, nonché dal relatore generale della prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinale lussemburghese Jean-Claude Hollerich.
Le regioni della consultazione
Il documento accompagnerà ovviamente tutte le consultazioni che si svolgeranno nei prossimi mesi nelle principali regioni del mondo. In particolare, la suddivisione delle diverse aree del mondo prevede assemblee per il Nord America, l'America Latina e i Caraibi (CELAM), l'Europa (CCEE), l'Africa e il Madagascar (SECAM), il Medio Oriente - che avrà il contributo in particolare delle Chiese cattoliche orientali - l'Asia (FABC) e l'Oceania (FCBCO).
Il segretariato ha previsto l'intero processo come uno scambio continuo dalla Chiesa universale alla Chiesa particolare e viceversa, attraverso la riflessione nei diversi continenti. L'obiettivo è anche quello di generalizzare un flusso costante che può essere consolidato creando o rafforzando i legami tra Chiese vicine e tra Chiese di particolari regioni.
È stato lo stesso cardinale Grech a spiegare questa dinamica in un incontro di qualche mese fa, affermando che "per comprendere il processo sinodale è necessario pensare in termini di una feconda circolarità di profezia e discernimento". che è supportato operativamente dal "restituzione alle chiese di tutto ciò che è arrivato a Roma da loro.
In definitiva, questa fase continentale sarà caratterizzata dal discernimento - sulla base del documento di lavoro prodotto dal comitato di esperti - su quanto emerso dalle precedenti consultazioni: l'obiettivo è quello di formulare con attenzione le questioni aperte, nonché di dimostrare e chiarire le intuizioni e la visione d'insieme, pur restando in ascolto di quelle realtà che non sono state integrate nella fase precedente. In ogni caso, non ci saranno proposte di risposte o decisioni su linee d'azione, che saranno invece rimandate alla più ampia discussione delle Assemblee generali del 2023 e del 2024.
60 anni dal Consiglio
Per festeggiare il 60° anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II dal suo predecessore San Giovanni XXIII, Papa Francesco ha sottolineato l'aspetto dell'unità pur nella diversità che deve caratterizzare il cammino della Chiesa di questo tempo e del prossimo futuro, un cammino essenzialmente sinodale che trova le sue radici proprio in quel dinamismo del secolo scorso.
"Una Chiesa innamorata di Gesù non ha tempo per gli scontri, i veleni e le polemiche".Papa Francesco ha detto nell'omelia dell'11 ottobre e ha aggiunto: ".Dio non voglia che siamo critici e intolleranti, amari e arrabbiati".. Naturalmente, non è solo una questione di stile, "ma di amore, perché chi ama, come insegna l'apostolo Paolo, fa ogni cosa senza mormorare"..
Infine, ha aggiunto: "che la Chiesa sia abitata dalla gioia. Se non gioisce, rinnega se stessa, perché dimentica l'amore che l'ha creata. Eppure quanti di noi non vivono la fede con gioia, senza mormorazioni e senza critiche?"..
Un ottimo monito proprio per la fase successiva del processo sinodale che sta iniziando, che vuole piuttosto incoraggiarci a essere partecipi e a discernere piuttosto che a occupare spazi o posizioni o addirittura a sollevare obiezioni che si scontrano con le nostre. suggerimenti dello Spirito Santo.
I prossimi eventi del Pontefice
Nel mese di novembre ci saranno diversi eventi a cui parteciperà Papa Francesco. Inizia con il Viaggio apostolico nel Regno del Bahreindal 3 al 6 novembre, visitando le città di Manama e Awali in occasione del Forum di dialogo: Oriente e Occidente per la convivenza umanacon un riferimento immediato al file Documento sulla fraternità umana per la pace nel mondo firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 dal Pontefice e dal Grande Imam di al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb.
Il 13 novembre, Papa Francesco celebrerà la Messa nella Basilica di San Pietro per la sesta Giornata Mondiale dei Poveri, da lui istituita al termine del Giubileo della Misericordia. Nel messaggio scritto per l'occasione, il Santo Padre aveva anche fatto riferimento alle tante forme di povertà causate dalla "...".l'insensatezza della guerra".L'UE, che genera incertezza e precarietà, con particolare riferimento al conflitto in Ucraina, è stata "di unirsi alle guerre regionali che stanno raccogliendo morte e distruzione negli ultimi anni"..